Il prezzo dell’argento

1 Febbraio 2021 di Indiscreto

Qual è il prezzo dell’argento? 30 dollari l’oncia, mentre stiamo scrivendo queste righe, il 10% in più rispetto a venerdì e comunque il valore più alto degli ultimi 8 anni. Un rally imprevedibile, di cui hanno beneficiato anche le azioni di società minerarie e che dal punto di vista mediatico è facile associare al caso Game Stop, non tanto perché la valanga di acquisti sia partita da WallStreetBets o comunque da gruppi di piccoli investitori (non si può dire con certezza) ma perché come per GameStop è uno scenario che va contro le posizioni ribassiste, o short, di alcuni grandi operatori.

La differenza, non da poco, è che la generica ‘grande finanza’ ha sull’argento opinioni contrastanti e quindi il #silvershortsqueeze che domenica era un hashtag di tendenza ha sicuramente favorito alcuni pesci grossi e non è improbabile che sia stato ispirato da qualcuno di loro. Insomma, di sicuro non vedremo un titolo rivalutarsi del 4.000% in un mese, come nel caso dei videogiochi, anche perché le dimensioni del mercato dell’argento sono tali che pur con tutto il coordinamento del mondo è difficile portarlo ai livelli di volatilità di un’azienda singola e comunque dalle brutte prospettive come Game Stop.

Come investire in argento? I grafici degli ultimi vent’anni sono dappertutto sul web, una loro consultazione anche superficiale dovrebbe indurre chiunque a preferire l’oro come bene rifugio, perché i risultati di lungo periodo investendo la stessa somma sono paragonabili, mentre molto diversa è la volatilità. La vita non è eterna e rimanere inchiodati 10 anni su un investimento in perdita non è simpatico. Insomma, premesso che l’argento non ci piace, a meno di non sapere prima degli altri le cose (ma allora vale anche per il risultato di una partita del campionato tanzaniano), il mercato è pieno di ETC sull’argento.

Al di là di questo e dell’ultima impressione che è sempre quella più forte (nel 2020 l’argento è salito di quasi il 50%, senza interventi di Reddit), bisogna ricordare che l’argento e quindi le sue quotazioni non sono soltanto finanza da nerd organizzati o da banche d’affari rapaci: metà della domanda è infatti di tipo industriale,  a cui aggiungere un 20-25% di uso per oggetti preziosi, l’unico che poi è davvero nella nostra testa.

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