Turborovescio
Il paese dei record
di Stefano Olivari
Pubblicato il 2007-11-20
Come promesso abbiamo aspettato la fine del Masters per tirare una riga sulla stagione del nostro tennis. Prima, però, ci siamo preparati leggendo cose come questa: “Con l’ingresso di Fabio Fognini fra i Top 100 della classifica ATP (a soli 20 anni: dai tempi di Furlan non ce la faceva uno altrettanto giovane) il tennis italiano eguaglia il suo record storico di 5 giocatori di elìte mondiale a fine stagione, record risalente al 1992. Questo due settimane dopo aver migliorato quello di Top 50, che adesso sono tre (Volandri, Starace e Seppi) come mai era successo prima. Anche nella classifica WTA siamo al massimo storico eguagliato: 8 giocatrici, come nel 1990. Tutto questo in un contesto dove, con l’emersione dei paesi ex comunisti e di quelli orientali, la competizione s’è fatta infinitamente più dura rispetto a 15 anni fa. Eh, sì!… Tommasi e compagnia bella hanno proprio ragione. Da quando c’è questa gestione federale il tennis italiano è entrato in una crisi irreversibile…”.
Ecco, allora, per confermare questa teoria, prendiamo in mano le classifiche e compariamole a quelle di un anno fa, 364 giorni per la precisione. Risultato: – oggi ci sono 5 giocatori nei primi 100 (Starace 31, Volandri 40, Seppi 50, Bolelli 67 e Fognini 94). Probabilmente un record come nel 1992 ma – guardando bene – nel 2006 c’erano Volandri numero 38, Bracciali 67, Seppi 75, Starace 84 e Di Mauro 88. Cinque? Cinque. Un record? Boh… – Il decimo giocatore italiano a ieri è Aldi numero 243. Il 20 novembre 2006 era Lorenzi numero 165. Un record? Boh… – Nei primi 300 giocatori del mondo, 16 sono italiani, l’ultimo è Lorenzi numero 287. Un anno fa i giocatori italiani nei primi 300 erano – guarda un po’ – 16. L’ultimo era Azzaro numero 254. Un record? Boh… – Le otto italiane nelle prime cento? Beh, per cominciare già nell’aprile di quest’anno erano 9. Ma poi, volendo proprio essere pignoli, nel 1990 erano state 10. Un record? Boh.
Dunque, forse ora voi direte che noi facciamo parte della “compagnia bella”, però – facendo i complimenti a Starace per l’evidente miglioramento, a Fognini per la tenacia e alle ragazze a prescindere – facciamo anche sommessamente notare che quanto abbiamo e avete letto più sopra è stato scritto da uno che dovrebbe sapere tutto. Già, proprio lui, il responsabile della comunicazione della Federtennis. Un record, no?
Marco Lombardo
marcopietro.lombardo@ilgiornale.it