Il Muro di Sanremo 2019 (ovvero, il Muro di Mahmood)

10 Febbraio 2019 di Indiscreto

Il Festival di Sanremo 2019, il secondo dell’era di Claudio Baglioni, merita uno spazio a sé stante per i vostri e nostri commenti. Ed ecco quindi un annunciatissimo Muro di Sanremo, dedicato all’ultimo e unico evento nazionalpopolare che riesca a riunire le masse davanti alla televisione e a creare così ricordi comuni. Magari anche trash, da Rai 1, ma comuni, con buona pace di chi finge che il Festival non esista (salvo poi presentarlo o diventarne direttore artistico). Dopo le edizioni 2016 (446 commenti), 2017 (258 commenti), e 2018 (176 commenti: il trend è chiaramente decrescente, l’Uomo Indiscreto ha forse riscoperto vecchi vinili jazz al di là del fatto, autocertificato, che la sua vita sessuale abbia ispirato Cinquanta sfumature di grigio) ecco quindi la quarta edizione del Muro di Sanremo, per un Festival della canzone italiana numero 69 presentato da Virginia Raffaele e Claudio Bisio. Un Festival che dopo tanti anni ha eliminato giovani, emergenti, nuove proposte, eccetera, per mettere tutti i 24 concorrenti sullo stesso piano, con un cast davvero interessante: di sicuro nella storia recente mai ci sono stati in gara così tanti cantanti realmente nelle hit parade del presente e con una tale varietà di generi. Proponiamo quindi anche il nostro televoto, con la possibilità di esprimere al massimo 6 preferenze (poter votare un quarto dei concorrenti ci sembra giusto) e con una piccola istruzione per l’uso: votiamo (possibilmente non prima di avere ascoltato le canzoni) per chi pensiamo meriti di vincere, non per chi pensiamo che vincerà.

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