Il Mondiale di Bertolini e Bartolini

13 Aprile 2022 di Indiscreto

L’Italia di calcio femminile è più vicina alla qualificazione al Mondiale 2023, che si disputerà in Australia e Nuova Zelanda, dopo la vittoria per 1-0 sulla Svizzera. Ed è sicuro che si sprecheranno paragoni con la Nazionale di Roberto Mancini, che invece il suo Mondiale lo vedrà in televisione per via delle prestazioni contro Svizzera, Bulgaria, Irlanda del Nord e Macedonia. Ecco, la passione delle donne che guadagnano 1000 euro al mese contro la presunzione degli uomini milionari, e cose del genere.

Chissà se per l’epoca si scriverà giusto almeno il nome dell’allenatrice, visto Milena Bertolini viene spesso chiamata ‘Bartolini’, come gli spedizionieri, anche da parte di chi infligge pippotti sulla bellezza del calcio femminile: oggi è toccato al Corriere della Sera di Cairo, fra l’altro con La7 detentore dei diritti televisivi della Serie A donne insieme a TIMVISION (non vogliamo pensare al profilo psicologico di chi guarda il calcio femminile su TIMVISION), con ben 2 ‘Bartolini’ su 2 citazioni.

Suoniamo sempre la stessa canzone: il valore etico e sportivo della Girelli è uguale a quello di Mbappé e Benzema, ma non è colpa di nessuno se ciò che fa la Girelli in campo interessa soltanto ad amici, parenti, giornalisti e maniaci. In proporzione a ciò che muove il vituperato Immobile, 7,4 milioni di euro lordi all’anno di ingaggio, che non è stato capace di segnare alla Macedonia, guadagna meno della Girelli, che ne prende 30.658 (in realtà un po’ di più, con rimborsi vari).

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