Il Karaoke di Alessandra Amoroso

28 Agosto 2020 di Stefano Olivari

La canzone dell’estate italiana, il tormentone che tutte le persone sedicenti serie fingono di non conoscere, è senza dubbio Karaoke, di Alessandra Amoroso e dei Boomdabash. Un tormentone premiato dalle vendite, con un doppio disco di platino (significa 140.000 copie in totale, per quanto con lo streaming questo tipo di statistica perda molto senso), e onnipresente in radio oltre che nelle spiagge.

L’ennesimo successo per la trentaquattrenne cantante pugliese, marchiata a vita dal successo del 2009 ad Amici di Maria De Filippi ma capace anche di costruirsi un’identità autonoma (pur essendo nell’orrido giro dei featuring) e di essere il riferimento di una provincia eterna, più luogo dell’anima che geografico. A sorprendere, non noi che la seguiamo da tanto, della Amoroso è la quantità di hit entrate nella testa anche di chi si vergognerebbe di comprare un suo disco.

Citando in ordine non cronologico, ma di nostro gusto, partendo dall’alto: Sul ciglio senza far rumore, Estranei a partire da ieri, Vivere a colori, È vero che vuoi restare, Stupida, Immobile, Comunque andare, La mia storia con te. Se i titoli non vi dicono niente provate ad ascoltarne solo qualche battuta… Un successo costante e ormai di lunga data, merito anche di autori super che valorizzano sia la sua dimensione romantica sia soprattutto quella gridata, che in un’altra epoca della discografia l’avrebbe fatta giocare nello stesso girone di Mina.

La nostra domanda finale è questa: perché la Amoroso presso chi vuole fare bella figura, a partire dal liceale che si crede intelligente, gode di meno credito di un alcolizzato di Manchester o di uno spacciatore di Detroit?

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