Economia

Il divorzio di Bill Gates

Stefano Olivari 04/05/2021

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Bill e Melinda Gates hanno deciso di divorziare, dopo 27 anni di matrimonio con 3 figli, e lo hanno comunicato sui loro account Twitter. Una notizia importante non solo per i soldi in campo, con i 130,5 miliardi di dollari di patrimonio netto che fanno di Gates il quarto uomo più ricco del mondo, ma per l’importanza del co-fondatore di Microsoft (l’altro era Paul Allen, l’anno era il 1975) e di sua moglie nel sostenere molte cause e molti progetti di beneficenza. I Gates negli ultimi anni sono stati a livello di politica internazionale più importanti di quasi tutte le nazioni dell’ONU e non è un’esagerazione.

Del loro comunicato non ci ha colpito il divorzio, sono cose che capitano anche (soprattutto?) dopo tanti anni di matrimonio, ma i termini da posta del cuore usati per spiegarlo. “Lavoro sulla nostra relazione”, “Crescere come coppia”, “Prossima fase della nostra vita”. Frasi da donne, perdonateci il sessismo, per non dire da donne insopportabili, roba da spararsi subito gli highlights di Torino-Parma. In ogni caso una delle icone del sogno americano (con asterisco: Gates viene da una famiglia alto borghese ed ha frequentato Harvard un paio d’anni prima di lanciarsi negli affari) le ha condivise e noi le abbiamo lette.

L’impatto su Microsoft dovrebbe essere inferiore anche a quello, già modesto, di quello del divorzio dei Bezos su Amazon. Nel 2000 Gates ha lasciato la carica di amministratore delegato dell’azienda a Steve Ballmer, proprio l’attuale proprietario dei Los Angeles Clippers, e dal 2014, da quando è diventato CEO Satya Nadella, Gates è soltanto (si fa per dire) azionista e consigliere. Di sicuro la Fondazione Gates è la più grande fondazione di beneficienza del mondo, costituita come è ovvio da ricchi ma brava anche a coinvolgere altri ricchi in progetti concreti, più che a regalare soldi a indigeni corrotti. Solo nell’epoca Covid ha speso quasi 2 miliardi in vaccini e cure per i paesi più poveri, scatenando anche ipotesi complottistiche (che non sono un crimine, tutto va messo in dubbio a costo di prendersi dei ‘negazionisti di Bill Gates’).

Abbiamo letto che sia lo stato di Washington, dove vivono, sia la California, dove hanno moltissimi proprietà e interessi, sono community-property state. In sostanza stati con la comunione dei beni acquisiti in costanza di matrimonio. In maniera grezza possiamo quindi dire che Gates dovrà dare alla moglie, fra l’altro conosciuta da manager di Microsoft, metà di quanto il suo patrimonio è cresciuto dal 1994 ad oggi.

 

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