Calcinfaccia
Il cuore di Biscardi
Giovanni Capuano 02/11/2011
di Giovanni Capuano
Diciamo la verità. Quanti avevano preso sul serio il vecchio Biscardone quando lunedì sera, con la solennità di chi doveva comunicare al mondo un vero scoop, aveva raccontato in diretta cosa era davvero accaduto a Cassano? Pochi, forse nessuno. Tutti a darsi di gomito tra una risatina e l’altra. Tutti a sghignazzare del pomposo annuncio dato a reti (non) unificate quasi che si trattasse del comunicato ufficiale sulle condizioni di salute del Papa: “Per Cassano e’ stata esclusa una emorragia alla testa, si tratta di un problema cardiaco risolvibile con un piccolo intervento chirurgico che potrebbe essere eseguito prima possibile” aveva sillabato un Biscardi a metà tra l’eccitato e l’affannato. La fonte dello scoop? Silvio Berlusconi in persona.
Anzi “in veste di presidente del Milan” aveva precisato Biscardi, prima che a qualcuno potesse venire in mente che forse parlava il Berlusconi-presidente del Consiglio o quello operaio o chissà quale altra versione del patron rossonero. Quasi nessuno ci aveva creduto, tanto che i giornali avevano relegato la telefonata di Berlusconi in poche righe all’interno di fiumi di cronaca, gossip e ipotesi piò o meno consolatorie. Tutti a correre dietro alle lacrime della mamma, le twittate dei colleghi e gli striscioni dei tifosi, nessuno a prendere per buona la rivelazione in diretta tv del conduttore il quale, del resto, deve anche prendersela con se stesso e con un modo trash di fare informazione che ha nuociuto a lui oltre che alla categoria. Alla fine, però, con in mano le quindici righe del comunicato congiunto di Milan e ospedale Policlinico, non possiamo non prendere atto che lo scoop lo aveva fatto lui. Sapeva tutto (e lo aveva raccontato in diretta) un giorno e mezzo prima degli altri. Chapeau. E che nessuno alzi la mano per dire che no, in fondo non era così importante capire con esattezza se si trattasse di un ictus, un’ischemia o un guaio cardiaco… Contava eccome nei giorni in cui mezza Italia si è scoperta esperta di problemi neurologici. Contava e Biscardone questa volta era più avanti di tutti. Anche di quelli che lo disprezzano salvo poi correre a farsi vedere in qualche bar sport televisivo in giro per l’Italia.
Giovanni Capuano, per il blog Calcinfaccia
(2 novembre 2011)
Anzi “in veste di presidente del Milan” aveva precisato Biscardi, prima che a qualcuno potesse venire in mente che forse parlava il Berlusconi-presidente del Consiglio o quello operaio o chissà quale altra versione del patron rossonero. Quasi nessuno ci aveva creduto, tanto che i giornali avevano relegato la telefonata di Berlusconi in poche righe all’interno di fiumi di cronaca, gossip e ipotesi piò o meno consolatorie. Tutti a correre dietro alle lacrime della mamma, le twittate dei colleghi e gli striscioni dei tifosi, nessuno a prendere per buona la rivelazione in diretta tv del conduttore il quale, del resto, deve anche prendersela con se stesso e con un modo trash di fare informazione che ha nuociuto a lui oltre che alla categoria. Alla fine, però, con in mano le quindici righe del comunicato congiunto di Milan e ospedale Policlinico, non possiamo non prendere atto che lo scoop lo aveva fatto lui. Sapeva tutto (e lo aveva raccontato in diretta) un giorno e mezzo prima degli altri. Chapeau. E che nessuno alzi la mano per dire che no, in fondo non era così importante capire con esattezza se si trattasse di un ictus, un’ischemia o un guaio cardiaco… Contava eccome nei giorni in cui mezza Italia si è scoperta esperta di problemi neurologici. Contava e Biscardone questa volta era più avanti di tutti. Anche di quelli che lo disprezzano salvo poi correre a farsi vedere in qualche bar sport televisivo in giro per l’Italia.
Giovanni Capuano, per il blog Calcinfaccia
(2 novembre 2011)