Classismo contro la Thatcher

10 Aprile 2013 di Stefano Olivari

Nemmeno la morte di un dittatore sanguinario genera, in paesi diversi da quello del dittatore, un entusiasmo pari a quello visto per la morte di Margaret Thatcher. Anche da parte di donne: probabilmente contente di essere trattate da mignotte o da angeli del ciclostile, a seconda della tendenza politica. Oppure, volendo essere più moderati, da semplici portavoce di bell’aspetto dell’anziano datore di lavoro: state pensando ai dibattiti Carfagna-Moretti? Come al solito, però, i peggiori sono i giornalisti. Con la definizione ‘figlia di un droghiere’ solo in rari casi usata per esaltare la mobilità sociale britannica. E’ un argomento su cui siamo un po’ fissati: il fatto che la figlia di un droghiere sia riuscita a farsi largo in una società come quella britannica è un grande complimento a quella società, al di là del fatto che poi quella ragazza si sia laureata a Oxford (in chimica). Ci piace ricordare che a succedere alla Thatcher, in seguito a una specie di congiura del suo stesso partito, fu John Major, che lasciò la scuola a 16 anni per fare l’impiegato e che era figlio di un negoziante di articoli da giardinaggio. Dopo i laburisti Blair e Brown, i conservatori sono tornati al potere nel 2010 con David Cameron, che invece è figlio di un ricco finanziere e di un magistrato, oltre ad avere legami di parentela di ogni tipo con esponenti di spicco con quella che su Repubblica verrebbe definita ‘società civile’. Un cattivo segnale, per un partito che nonostante una antica storia classista (senza andare al Pleistocene, i vari Chamberlain, Churchill e Eden venivano da famiglie ricche e piene di politici, nei casi di Churchill ed Eden anche di nobili) ha avuto leader di origini popolari. Lo stesso Edward Heath, già primo ministro e leader conservatore prima che la Thatcher lo facesse fuori, era figlio di un muratore e di una cameriera, mentre il suo rivale laburista Wilson era figlio di un dirigente del partito liberale. Al contrario, James Callaghan, il laburista che la Iron Lady sconfisse nel 1979, aveva una storia personale simile a Major. Argomento per anti-Thatcher, che citiamo contro noi thatcheriani, anti-europeisti e anti-WTO: lei è potuta diventare primo ministro proprio perché il Regno Unito in cui è cresciuta non era permeato di thatcherismo, infatti nel paese creato (anche) da lei sono tornati al potere i Cameron. Anche nel 2013, pur con le mille gradazioni intermedie che non vanno ignorate, il classismo inteso come razzismo economico ed identitario è più di destra mentre il classismo inteso come razzismo culturale e sociale è più di sinistra. E gioisce per la morte di una 87enne eletta ai suoi tempi in maniera democratica.

Share this article