Il boom dello scooter

12 Agosto 2019 di Furio Fedele

Lo scooter fa tanto estate, anche nell’immaginario di chi non lo usa, però questo di oggi non è un post estivo. Prepariamoci infatti ad assistere ad un’invasione di mezzi a due ruote, soprattutto nelle grandi città dove è sempre più complicato muoversi con agilità e velocità. Dai monopattini (tradizionali o elettrici) alle bici, per arrivare agli scooter a due, tre, addirittura quattro ruote.

L’offerta dei costruttori italiani e stranieri si è sviluppata in maniera esponenziale in questi ultimi anni per ampliare la gamma di scelta. Tant’è che il quadriciclo è talmente versatile che è stato adottato anche da Polizia, Carabinieri e Polizia locale per il controllo del territorio nei centri storici e nei piccoli agglomerati urbani.

Fra l’altro l’elettrificazione scooteristica è più semplice e conveniente rispetto a quella automobilistica, quindi ci sono incentivi a tutti i livelli. Basti pensare alle colonnine per le ricariche, che sono presenti in maggiore quantità in quanto meno invasive e problematiche. Il Qooder di Quadro Vehicles è sicuramente il mezzo all’avanguardia in questo settore, o per lo meno quello che ci convince di più. Pur essendo noi motociclisti e quindi osservando il fenomeno scooter soltanto da curiosi e da giornalisti (dovrebbero essere sinonimi, anche se non sempre è così).

A Milano fra fra i tanti progetti a breve termine c’è anche quello di ridisegnare l’Area C (traduzione per i non residenti: la zona definibile genericamente ‘centro’, in cui dal lunedì al venerdì nelle ore diurne si paga un ticket di 5 euro se ci si vuole entrare in auto) con una vera e propria rivoluzione dei parcheggi di superficie.

In pratica verranno (verrebbero) aboliti quelli delimitati dalle linee blu. Verranno ampliati gli spazi riservati ai residenti (le linee gialle) e, di conseguenza, quelli destinati a moto, scooter e veicoli similari. Il riposizionamento (a livello di tariffe orarie, meno aggressive) delle rimesse pubbliche sotterranee e degli autosilo coinvolgerà i non residenti. Quindi, a Milano e ovunque si mettano limitazioni simili, gli scooter diventeranno i dominatori del territorio. In questo modo verrà abolito (e sanzionato) il parcheggio delle due ruote sui marciapiedi, ormai invasi da mezzi di ogni tipo.

Che il mercato delle due ruote (a motore) non conosca crisi rispetto a quello delle auto è confermato anche dalla difficoltà di trovare mezzi sul mercato dell’usato. Un indicatore pressoché infallibile. Per quanto riguarda il nuovo, invece, produttori e concessionari si apprestano ad affrontare un autunno/inverno…caldo non solo per quanto riguarda promozioni e offerte.

Infatti il radicale mutamento delle condizioni meteo con il conseguente aumento delle temperature medie, sta rendendo utilizzabile lo scooter praticamente sempre. Scooter che anche a livello di accessoristica offre accorgimenti e comodità sempre migliori. Fra l’altro tricicli e quadricicli risultano più sucuri e maneggevoli in caso di pioggia, ghiaccio, nevischio. Fornendo anche la possibilità di affrontare buche, rotaie del tram, porfido e pavè con un maggior margine di sicurezza.

Dopo aver assistito negli scorsi anni a qualche maldestro tentativo straniero (l’indiana Star che ha sfruttato, malamente, l’ex catena di montaggio della Vespa) la qualità del settore due ruote è notevolmente aumentata. Finalmente attenuatasi la ricerca della mega-cilindrata con potenze e velocità decisamente eccessive, si sta optando su comfort e sicurezza.

L’obbligatorietà dell’abs ha poi fornito una sicurezza nemmeno paragonabile a quella dei nostri tempi. È vero che, come accade per l’auto, c’è una standardizzazione estetica, ma sicuramente la globalizzazione in questo caso ha permesso un innalzamento della qualità del prodotto. Lo scooter è un mezzo di trasporto per cui l’utilità batte tutte le altre caratteristiche, c’è un minore investimento emotivo rispetto a quello che di dedica a un’auto, una moto seria o a una bicicletta sportiva.

La differenza, come sempre, la fanno oltre che il listino prezzi e la scontistica l’affidabilità, il servizio e l’usufruibilità dello scooter. Da 125 a 200 cc. la differenza c’è, ma non si vede. Pensionati i leggendari «cinquantini»  e le cilindrate ibride (80, 100, 175 cc.) la scelta è sempre ampia ma mirata. Ruote alte, capacità di carico anche sul pianale di appoggio dei piedi, bauletti robusti e capienti non vengono più considerati optionals ma caratteristiche importanti.

Lo scooter in questo ultimo periodo è riuscito a coinvolgere in maniera trasversale più di una generazione. I Millennials, che ripudiano non solo l’uso dell’auto ma anche la patente per poterla guidare, preferiscono ‘scooterizzarsi’ per i piccoli spostamenti. E molti di loro si stanno avvicinando allo scooter dopo aver provato l’ebbrezza dello sharing. Sempre migliorabile, ma già apprezzata da quando gli scooter (cilindrate minime) sono stati prodotti e sviluppati a propulsione elettrica.

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