Ibrahimovic e Lukaku, finalmente due uomini

27 Gennaio 2021 di Stefano Olivari

Zlatan Ibrahimovic o Romelu Lukaku? Nessuno dei due, tuona l’editorialista collettivo, quello che non sa staccare i suoi figli da Tik Tok ma pretende che vengano educati con l’esempio da chi è cresciuto in semi-povertà e facendosi largo a spallate. Come i due campioni di Milan e Inter che nel derby di Coppa Italia si sono esibiti un litigio che sinceramente ci ha entusiasmato e scosso dal torpore in cui siamo immersi da un anno: finalmente due uomini veri, cazzo. Non necessariamente due modelli da seguire ma due uomini che si affrontano e si insultano faccia a faccia. Non mandando avanti la mamma, l’avvocato, la maestra, il giornalista amico, il social media manager, la fidanzata influencer.

La provocazione, nel caso di Ibrahimovic, fa parte del calcio: non è che una porcata nella NBA è simpatico trash talking e da noi invece diventa razzismo. Così come la reazione di Lukaku è da uomo: mai passare sopra alle offese, chi ti insulta in qualche modo la deve pagare (Poi Ibra se l’è fatta pagare da solo). È soltanto nel mondo virtuale e da reclusi con mascherina a cui ormai siamo abituati che c’è un sistema che pensa al nostro posto e fa giustizia. Chi dovrebbe fare giustizia, Bonafede? Ognuno è padrone della propria miserabile vita e del proprio destino a termine, non c’è bisogno della bolsa retorica sul ghetto per capirlo: lo sappiamo anche noi che non ci siamo mai fatti mancare pranzo e cena.

Quanto alle offese, certificate o soltanto carpite dal labiale, è logico che siano… offensive. Se si offende qualcuno bisogna dirgli qualcosa che gli faccia male nel profondo, e siccome le persone non sono tutte uguali (la maggior parte per un insulto alle proprie usanze si mette a ridere) l’insulto deve cambiare. Non c’è l’insulto buono o socialmente accettabile: l’insulto è tale soltanto quando fa saltare i nervi. Secondo noi ha sbagliato in maniera stranamente stupida, in rapporto all’esperienza ed alla situazione (stai vincendo e fai scattare l’orgoglio del tuo avversario invece di tenerlo addormentato?) di più Ibrahimovic, ma meno male che esistono ancora uomini e non figurine indifferenziate.

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