I tifosi dell’Inter islamica

13 Ottobre 2021 di Stefano Olivari

I tifosi dell’Inter sono diversi da quelli del Newcastle? Speriamo di non doverlo scoprire mai, visto che il fondo PIF di Mohammed Bin Salman, cioè l’Arabia Saudita intesa come stato, prima di acquistare il Newcastle era stato vicino al club degli Zhang e che tuttora, anche dopo l’acquisto del club inglese, sarebbe alla finestra per quello italiano. Lo ha scritto Libero ed il dubbio non riguarda l’Inter in vendita, anzi senza l’illusione Superlega sarebbe già stata venduta, ma il nome del compratore. Magari non sarà Bin Salman, ma il discorso di principio non cambia visto che PIF è alla ricerca di occasioni in mezza Europa.

Per noi un imprenditore, per quanto delinquente (la storia e l’attualità del calcio ne sono pieni) e incapace, è sempre una cosa diversa da uno Stato, per democratico che sia (e non è questo il caso). Poi parte dei tifosi di ogni squadra, non vogliamo dire la maggioranza, è composta da gente a cui importa soltanto che il proprio club compri i migliori giocatori del mondo: avere come presidente Gandhi o Mandela è per loro uguale ad avere Messina Denaro o Bin Salman.

Di certo non si ha finora notizia di manifestazioni di piazza a Newcastle contro i nuovi proprietari, anzi gruppetti immaginiamo isolati (Paolini in favore di telecamera) hanno anche festeggiato vestiti da sceicchi. Del resto la mitica Premier League sostiene di avere avuto imprecisate ‘rassicurazioni’. Quanto ai media britannici, con poche eccezioni sembrano avere esaurito con Massimo Cellino il loro serbatoio di indignazione. Hanno linciato uno che suonava (ovviamente dopo averli pagati) con Brian May, Roger Glover e Ian Paice e guardano con simpatia uno che fa ammazzare gli oppositori? Purtroppo non c’è più la Gran Bretagna di una volta, al di là del fatto che eviteremmo sia Cellino sia il principe ereditario saudita. Su un paese così potrebbero regnare anche Harry e Meghan.

Ma venendo all’Italia, dopo un po’ di ammerregani veri o finti, e di cinesi veri e finti che però almeno formalmente giocavano una propria partita, come reagiremmo al primo caso di alto livello di sportwashing islamico di stato? Agnelli plaudenti tipo i tifosi di City e PSG, le due belle favole amate da Ceferin, o persone non troppo contente di tifare per un’entità statale e/o criminale? Crediamo che non ci sia una risposta che valga per tutti, ad una domanda che per ora è soltanto teorica. La certezza è che si può comprare soltanto chi è in vendita, ed i tifosi di calcio, quegli stessi che fischiano un giocatore se cambia squadra, a volte lo sono.

Conteggio finale a beneficio di Cottarelli: 100.000 persone con una quota di 10.000 euro (chi non ha 10.000 euro? Che poi non li si voglia spendere per l’Inter o per qualsiasi altra squadra è un altro discorso) portano ad una raccolta di un miliardo. In sintesi: tutti, a qualsiasi livello, possono ancora scegliere se essere padroni del proprio destino.

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