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I testi di Tony Effe
Indiscreto 19/12/2024
Il caso mediatico del giorno è l’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma, per la scoperta fuori tempo massimo della misoginia e del sessismo di alcuni suoi testi. Detto che tutta la trap e non solo Tony Effe ci fa schifo ideologicamente e musicalmente, ma ognuno ha i suoi gusti e chi ha qualcosa da comunicare non è che debba superare un esame al Conservatorio o chiedere il permesso, quali sarebbero i testi incriminati del cantante astutamente ingaggiato da Carlo Conti per ravvivare Sanremo 2025 a colpi di dissing con Fedez? A proposito, risparmiamo, o forse soltanto rimandiamo, il Di qua o di là fra Tony Effe e Fedez (più interessante quello fra la Ferragni e Taylor Mega) visto che secondo noi Fedez perderebbe anche contro Michele Misseri o Impagnatiello.
Copincolliamo le principali frasi incriminate: da Mi piace “Lei la comando con un joystick (Uoh) / Non mi piace quando parla troppo (Troppo) / Le tappo la bocca e me la fotto, shh (Seh)” e “Bionda, mi piace quando è italiana / Mora, se è sudamericana / Rossa, bella e maleducata / Basta che a letto fa la brava”, da Miu Miu “Prendo una bitch, diventa principessa / Le ho messo un culo nuovo, le ho comprato una sesta (…) / Arriva Tony, inizia il party / Volano schiaffi e reggiseni da ogni parte / Con una sola botta faccio due gemelli (…) / Copro la mia puttana di gioielli / Ma non sei la mia tipa, quindi niente anelli”, da P “Sono Tony, non ti guardo nemmeno / A novanta così neanche ti vedo / Mi dici che sono un tipo violento / Però vieni solo quando ti meno”.
Da una parte i colleghi di Tony Effe che gridano alla censura, anche se guarda caso sono quasi tutti della sua casa discografica, dall’altra chi ritiene che non ci si possa nascondere dietro la libertà artistica per insultare e dire nella sostanza qualsiasi cosa. In mezzo c’è il merito della questione, cioè la donna ridotta a oggetto sessuale. Che ci sembra peraltro la base di gran parte dei testi delle canzoni, da Gino Paoli ai giorni nostri, sia pure con espressioni diverse. Conclusione, rigorosamente nostra: le parole non sono tutte uguali. Se tu usi espressioni forti devi mettere in conto di scatenare reazioni forti: tu Tony Effe non puoi fare il duro quando canti e il codardo che manda avanti gli altri quando ti criticano per quello che canti. Puoi dire che le donne sono puttane, ma devi accettare che alcune reagiscano e che non abbiano tutta questa voglia di ascoltare le tue canzoni di merda.
stefano@indiscreto.net