Attualità
I nemici di Israele
Stefano Olivari 13/11/2024
La caccia all’ebreo, prima ancora che all’israeliano, per le strade di Amsterdam dopo Ajax-Maccabi Tel Aviv di Europa League, e quella che non ci sarà domani a Parigi dopo Francia-Israele di Nations League perché a israeliani e a ebrei anche francesi è stata sconsigliata la presenza allo Stade de France, sono un pretesto calcistico per trattare un tema trasversale a destra e sinistra, vecchi e giovani, informati e disinformati, tifosi e non tifosi (ammettendo la loro esistenza in natura), con risposte divisive ma non in maniera prevedibile come potrebbe essere un ‘Salvini o Carola Rakete?’. Un tema che non si può ridurre ai fatti dell’ultimo anno, cioè al contrattacco israeliano dopo quanto accaduto il 7 ottobre 2023 per opera di Hamas: in estrema sintesi 1.400 morti israeliani, più 240 prigionieri, per non dire di stupri e altre violenze. Non è un problema di contabilità dei morti, fra israeliani e causati dalla reazione degli israeliani. Dire che tutto sia partito da lì, e dai bombardamenti a Gaza, sarebbe disonesto oltre che sbagliato. Qualcuno saprebbe indicare la giusta quantità di morti, in una guerra? Hiroshima e Dresda erano necessarie? No. C’è qualcosa di più profondo, in ciò che rimane dell’Occidente, che accomuna nell’antipatia per Israele persone divise su tanti altri temi. Chi sono quindi i nemici di Israele qui da noi?
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- Sinistra borghese, con il dettaglio di culto che gran parte degli ebrei italiani borghesi è di sinistra.
- Fascisti ideologici, del genere anti-occidentale, ma paradossalmente (nemmeno tanto, conoscendo un minimo la storia) non i nostalgici mussoliniani, anzi.
- Estrema destra e chiunque abbia un impianto ideologico basato su presunte superiorità etniche o religiose.
- Complottisti, di destra e di sinistra ma statisticamente più di destra, che vedono ebrei in ogni posto di comando e se non li vedono ancora meglio, perché significa che tramano nell’ombra.
- Cattolici cultori del dialogo sbilanciato fra culture, che nel loro linguaggio significa aprire le porte all’immigrazione da paesi islamici: per loro la massima bestemmia è citare le origini giudaico-cristiane dell’Europa. Cattolici senza fede, venditori di un prodotto in cui non credono: meglio Mastrota.
- Studenti, diciamo di sinistra perché quelli apertamente di destra erano e sono pochissimi: il loro nemico deve sempre essere occidentale. Indossano le magliette delle multinazionali che pagano due dollari al mese e vedono nel poliziotto terrone il braccio violento di Israele. Il papi li tirerà fuori dai guai e così fra dieci anni saranno merde come lui.
- Immigrati, soprattutto di seconda generazione o peggio ancora ‘nuovi italiani’ (o francesi, tedeschi, eccetera), provenienti da paesi islamici: anime divise in due, che hanno bisogno di un nemico non troppo numeroso su cui sfogare la rabbia per i propri fallimenti. Lo schema di Hitler, idolo del mondo islamico.
- Popolo delle ONG e suoi fiancheggiatori mediatici: i cattivi sono sempre occidentali, meglio se di destra e meglio ancora se rappresentanti di valori piccolo borghesi, come il desiderio di non essere aggrediti nel sottopassaggio della stazione.
- Pacifisti, viene da dire panciafichisti (cit.), convinti che la pace sia un valore assoluto, da difendere soltanto lasciando via libera a chi ti minaccia. Lo spirito di Monaco è davvero il più trasversale di tutti, farsi i fatti propri e affanculo il mondo. Meglio vivere di compromessi e trasformismi, con purissimo esprit florentin, che difendere i propri valori.
- Odiatori dell’Occidente e in definitiva di sé stessi. L’orrore per una vita vuota, in cui in ultima analisi siamo tutti dei falliti, porta alla necessità di un nemico al tempo stesso vicino e lontano, forte ma piccolo, ricco ma non troppo visibile, occidentale ma profondamente diverso da noi, democratico ma non debole.Nettamente spaccati, almeno in Italia, sono i media, che a livello direttoriale portano avanti una narrazione filo-israeliana mentre a un livello più basso prevalgono gli anti-israeliani. In definitiva non sappiamo dire perché ci sia simpatico Israele, ma certo è che tutte le persone che ci stanno sul cazzo appartengono ad almeno una delle dieci categorie prima citate e spesso a più di una.
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