Guardiola o Sarri?

3 Novembre 2017 di Indiscreto

L’infortunio di Ghoulam priverà per sei mesi il Napoli di uno dei suoi migliori giocatori, di sicuro quello che sotto la guida di Sarri ha fatto i progressi maggiori. Ma del post Napoli-Manchester City rimarranno anche i complimenti di Guardiola a Sarri, una specie di riconoscimento che in gran parte è un riconoscimento a sé stesso (del genere ‘Io che sono un figo so riconoscere quelli fighi ed in ogni caso l’ho battuto’) ma che ha ovviamente un fondo di verità perché non ce lo immaginiamo Guardiola fare gli stessi complimenti ad Allegri. Magari a Di Francesco, un altro sulla via dell’essere cool, giusto, da progetto, in contrapposizione ai biechi mestieranti che non emozionano i giornalisti. Il confronto fra Guardiola e Sarri è però interessante, almeno per le nostre vite infelici, e ci ispira uno dei nostri ‘Di qua o di là’ del genere Simply (ma scontato del 30%, da consumare entro due ore). Uno è l’ex grande calciatore, predestinato anche come allenatore, che ha sempre e solo allenato grandi club con disponibilità finanziarie quasi senza limiti. L’altro è uno che ha fatto il bancario, ma sul serio, fino a quarant’anni suonati, e che soltanto a 44 ha assaggiato (con la Sangiovannese, non il Barcellona) il calcio professionistico, ad un’età in cui Arrigo Sacchi, spesso a Sarri accostato, aveva già vinto le sue due Coppe dei Campioni con il Milan. Il giudizio deve tenere conto ovviamente del materiale umano a disposizione, anche se a volte può essere più facile gestire giocatori in ascesa che fuoriclasse riconosciuti. E la domanda non potrebbe essere più semplice: Guardiola o Sarri?

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