Guardiola senza fare il fenomeno

26 Marzo 2014 di Stefano Olivari

Guardiola senza fare il fenomeno ” Guerin Sportivo –Se vinci la Bundesliga allenando il Bayern Monaco hai soltanto fatto il tuo, un anno fa accettando le proposte bavaresi Pep Guardiola lo sapeva benissimo. Per questo si è imposto di farlo in maniera personale ma al tempo stesso normale, battendo quasi ogni record e ottenendone la certezza matematica alla ventisettesima giornata, con un turno di anticipo rispetto a quanto nel 2012-13 seppe fare Jupp Heynckes con una squadra sostanzialmente uguale (quest’anno, parlando solo di chi fa la differenza, ci sono stati Gotze e Thiago Alcantara in più mentre fra le cessioni eccellenti citeremmo solo Luiz Gustavo al Wolfsburg e Mario Gomez alla Fiorentina). Dal milione di statistiche ne estraiamo una: la Bundesliga esiste dal 1963 e in questi 51 anni 23 volte il massimo campionato è stato vinto dal Bayern. Al punto che si ricorda molto di più chi ha fallito di chi ha conquistato qualcosa, in una società ad azionariato diffuso e diretta dai grandi ex della storia del club: dal presidente, adesso autodimissionatosi essendo in carcere per evasione fiscale (sua, non del club), Uli Hoeness al responsabile del settore giovanile Wolfgang Dremmler, dal presidente del comitato esecutivo Karl Heinz Rummenigge al direttore sportivo Matthias Sammer, passando per il capo degli osservatori Paul Breitner e figure minori ma che a livello locale hanno significato qualcosa.

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