Gualtieri e il governo del coronavirus

3 Marzo 2020 di Indiscreto

Fra malati di tumore ottantasettenni “morti per il coronavirus” e la data di Juventus-Inter ha avuto ingiustamente poche righe la notizia che domenica scorsa il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, del PD, è stato eletto deputato alle elezioni suppletive del collegio Roma 1. Eletto, insomma… L’affluenza di questa tornata elettorale semiclandestina, dovuta al posto lasciato vacante da Gentiloni, è stata del 17,66%. Praticamente nessuno si è recato ai seggi.

Gualtieri ha avuto il 62,2% delle preferenze, davanti al candidato di Fratelli d’Italia, Maurizio Leo, che ha preso il 26, e a quelle dei 5 Stelle, Rossella Rendina, con il 4,3. In altri tempi, anche solo qualche settimana fa, l’opposizione avrebbe gridato al colpo di Stato e i grandi editorialisti avrebbero vergato articoli sulla crisi della democrazia, adesso invece questo assurdo clima di unità nazionale indotto da un virus pericoloso, ma come tanti altri di cui non si parla nemmeno, ha silenziato ogni argomento diverso dalle misure per rassicurare e al tempo stesso spaventare (se no come rassicuri?) la gente semplice.

Gualtieri è uomo di potere puro, l’anno scorso non fu eletto al Parlamento Europeo ma fu ripescato grazie a un eletto, Bartolo, che optò per un’altra circoscrizione. Qualcuno magari penserà che nel collegio Roma 1 siano poco interessati alla politica, ma nel 2018 (quando fu eletto appunto Gentiloni, sempre per il PD) l’affluenza era stata del 73,77%. Non è però che una milizia di Gualtieri abbia impedito di votare agli eroici elettori di destra o dei 5 Stelle, anzi colpa anche loro se l’affluenza è stata ridicola. Sempre meglio del 9,5 di una settimana prima a Napoli, per l’elezione di Sandro Ruotolo.

Cosa vogliamo dire, quindi? Che la vita di gran parte d’Italia è sospesa e la democrazia anche. Scuole chiuse, gente in coda a due metri di distanza dal vicino, locali vuoti, economia delle regioni trainanti ferma. Anche persone soggette alla crudeltà del mercato si sono messe a ragionare come se fossero ragazzini delle medie o statali, che non hanno perso un euro di stipendio e che per quanto li riguarda starebbero in quarantena a vita. Mai come con questa puttanata del coronavirus abbiamo avuto la percezione del declino.

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