Attualità
GS Adventure, Goldwing, Fat Boy, TuttoTerreno: la maxi-moto si è rimpicciolita
Furio Fedele 04/03/2019
BMW GS Adventure, Honda, Goldwing, Harley Davidson Fat Boy, Guzzi TuttoTerreno. Maxi-moto? No, grazie. Non più. Dimensioni, misure, pesi e prezzi stanno diventando inaccettabili per i bikers. Intendiamo i bikers reali del 2019. Che sono sempre meno come quantità e sempre più vintage come età, anche perchè, ormai da anni, non esiste un apprezzabile ricambio generazionale. Di baby-bikers nemmeno a parlarne, né a livello di passione né di guida. I cosiddetti Millennials, qualsiasi definizione si dia di Millennials, non sono e non vogliono diventare proprietari di 2 o 4 ruote a motore, ma addirittura, neppure vogliono prendere la patente. Infatti nel 2018 in Italia si è registrato un decremento del 30 per cento su questo fronte. E dire che nel secolo scorso la patente e relativo mezzo di locomozione (anche usato, usatissimo, ma come minimo funzionante) era sinonimo di libertà, un segnale di indipendenza dal quale non si poteva prescindere: non riusciamo a vederlo come un fatto positivo, quello di dover dipendere dagli altri o di dovere per forza trovare lavoro a 200 metri da casa. Fra l’accompagnare il figlio all’asilo mettendo il SUV in doppia fila e il rinunciare a opportunità di lavoro o di divertimento perché si è handicappati (nel senso di limitati) ci dovrebbe essere una sana via di mezzo. Insomma, come già detto più volte per le auto, è difficile prevedere un futuro luminoso per un mercato in cui i clienti diminuiscono già a livello potenziale. Anche se la moto e il motociclismo hanno un qualcosa di ideologico che forse gli permetteranno di sopravvivere a ogni cambiamento.
INVERSIONE – Sì, siamo di fronte a un fenomeno inedito, eccezionale, per certi versi imprevedibile. Per mantenere in auge soprattutto le moto, bisogna che queste si… rimpiccioliscano. Una vera e propria miniaturizzazione che offra sempre un prodotto gradevole e gradito, ma al tempo stesso fruibile. Sono davvero tanti i motociclisti che, per raggiunti limiti di età, sono attualmente costretti a disfarsi, malvolentieri, delle loro moto. Oppure, stringendo i denti e facendo appello a un fisico più o meno bestiale, si tengono ben stretto l’ultimo «cavallo» che ricorda antichi scampoli di giovinezza. Le maxi-moto (Honda, Bmw, Harley sono i marchi più…generosi e, spesso, esagerati sotto tutti i punti di vista) comunque piacciono ancora. Da vedere, di sicuro, ma quando sali in sella (in taluni casi si tratta di vere e proprie poltrone) il problema diventa serio.
MINIMI TERMINI – Ecco perchè la BMW sta per concretizzare una vera e propria cura dimagrante per quanto riguarda i suoi modelli più in voga. Gt, Gtl, Rt, Gs, Gs Adventure: si tratta di sigle storiche, affascinanti, costose ma che non hanno mai tradito chi non ha saputo resistere al loro fascino. Però è ormai necessario rinunciare a qualche centimetro in lunghezza, altezza e larghezza. Con conseguente alleggerimento del propulsore. Anche le maxi-cilindrate lasciano il tempo che trovano. L’elettronica può e deve fare miracoli per potenze che, ormai, sono esagerate. Avere una prima da 100-120 allora diventa superfluo e pericoloso. Poter tranquillamente appoggiare entrambe le piante dei piedi a terra quando ci si ferma ai semafori è sicuramente più importante e sensato rispetto alla possibilità di poter fare accelerazioni brucianti da un semaforo all’altro.
ESCALATION – Il progressivo aumento delle cilindrate e delle relative prestazioni ha reso molte moto veramente complicate da gestire, anche per noi che consideriamo la complicazione parte integrante del piacere del motociclista. La BMW ha potenziato il suo tradizionale bicilindrico partendo da 850 cc per arrivare a 1.250 cc. nella versione più evoluta raffreddata a liquido. La mitica Goldwing della Honda è partita da 1.100cc. per arrivare a 1.800. Il cambio automatico presentato su quest’ultimo modello è stato solo parzialmente gradito perchè dimensioni e pesi sono da…utilitaria a 4 ruote. Anche le Harley non scherzano. Electra Glide e Fat Boy offrono anche 1.450 cc. per spingere un monumento di acciaio, luci ed accessori vari.
NOVITÀ – Resa lungimirante a causa di vicissitudini poi brillantemente superate, la Moto Guzzi ha già guadagnato tempo e terreno in questo settore. In questi giorni viene pubblicizzata e sarà presto disponibile la rinnovata «TuttoTerreno». Un enduro da 850 cc. che ha dimensioni umane. La «nonna» Stelvio (1.200) sta andando in pensione. Ma la Casa di Mandello del Lario ha già applicato una politica appropriata «riducendo» sensibilmente gli ingombri delle sue ammiraglie. La California (stile polizia americana, per chi non l’avesse mai vista) ha segnato un’epoca che non c’è più. Anche perchè spesso e volentieri nel caso dei centauri di classe «anta» esiste la componente femminile. Disposta a farsi scorazzare su due ruote solo a precise condizioni. Una di queste, più che giustificata, è la comodità del posto passeggero. Con la necessità di avere borse e top case capienti anche per mini-viaggi. Dopo una certa età i compromessi sono quasi obbligatori…
FUTURO – Basta andare a fiere e presentazioni di settore per potersi sentire i giovani della situazione, come una volta. Le dinamiche economiche, la nuova mobilità e una ideologia pauperista degna di miglior causa non fanno prevedere un futuro di successo per le maximoto o anche soltanto per moto degne di essere chiamate tali. Però chi è appassionato è davvero molto appassionato, non considerebbe mai la moto un semplice mezzo di trasporto, e nella media non è ancora così vecchio da non riuscire ad alzarsi dal divano. Insomma, anche con qualche centimetro in meno possiamo ancora definirci motociclisti.