Grandezza di Marcell Jacobs

18 Luglio 2022 di Stefano Olivari

Marcell Jacobs è finito? Siamo così abituati nel calcio italiano ad omaggiare cessi assurdi, per puro marketing editoriale (poi quando vanno all’estero tornano ad essere sovrappeso, sopravvalutati, egoisti), che ci sfoghiamo sui pochi fuoriclasse assoluti della nostra storia come appunto Jacobs. Che è stato costretto a non scendere in pista, nella semifinale dei 100 ai Mondiali in Oregon, dall’infortunio all’adduttore che è stato il punto d’arrivo di scelte (sbagliate, con il senno di poi) fatte proprio per la voglia di gareggiare.

Criticato per non avere monetizzato in pista il successo olimpico, quando a fine 2021 gli sarebbe bastato passeggiare e raccogliere fiori, criticato quando vuole scendere in pista a tutti i costi come è stato a Savona e agli Assoluti di Rieti. Correre in batteria in 10″04, gestendo una contrattura, è stata comunque una cosa enorme. Magari potrà essere fra un mese agli Europei di Monaco (da lunedì 15 a domenica 21 agosto), ma non sarebbe un crimine tirare già adesso una riga su una stagione in cui ha incredibilmente (per caratteristiche fisiche e tecniche) vinto il Mondiale indoordei 60  su Coleman, visto che anche l’anno prossimo ci sarà un Mondiale vero, a Budapest, e che il 2024 olimpico a Parigi è già in vista.

Il caso Jacobs, cioè un infortunio che per un velocista è normale (da non dimenticare che lui ha abbandonato il lungo proprio per farsi male di meno), dimostra una volta di più che un ragazzo alto, robusto e veloce avrebbe statisticamente più possibilità di arricchirsi, e soprattutto di essere meno criticato, come sportivo facendo il difensore in Serie B rispetto al diventare campione olimpico dei 100 metri. Poi quando diventi campione olimpico la tua federazione nemmeno mette in vendita, per te e le altre medaglie d’oro, nemmeno una maglietta celebrativa… Il negozio online della FIDAL sembra uscito dalla Bulgaria anni Settanta, o dal web dei tempi di Jumpy.

Cosa vogliamo dire? Vogliamo dire che Marcell Jacobs forse non è il più grande sportivo italiano di ogni tempo, per quello ci vuole una carriera più lunga, ma è probabilmente l’autore della più grande impresa sportiva italiana di sempre. Che gli ha dato gloria eterna ma lo ha anche fatto entrare nel tritacarne becero del genere ‘Pellegrini soltanto quarta’. Se dalle sue imprese guadagnerà cifre importanti, diciamo come il millesimo calciatore del mondo, sarà anche perché è entrato in questo meccanismo: la musica di successo non è ascoltata soltanto dai diplomati al Conservatorio, anzi è di successo proprio perché non viene ascoltata soltanto da loro. Questo non toglie che qualsiasi medio, o anche moderato, appassionato di atletica possa capire quanto valgano questi anni di Jacobs.

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