Gli sponsor di Giovinazzi

17 Novembre 2021 di Stefano Olivari

Il bravo pilota italiano cacciato dalla Formula 1 perché il cinese cattivo ha portato gli sponsor: la storia di Antonio Giovinazzi, Guanyu Zhou e dell’Alfa Romeo è stata proprio come la stiamo sentendo e leggendo? Sì e no. Sì, perché il pilota cinese ha un potenziale di marketing immenso, visto che diventerà il primo pilota cinese nella storia della Formula 1 ed una piccola scuderia come la ex Sauber, così come una grande, non può sputare sui soldi.

No perché Guanyu Zhou sta facendo benissimo nel campionato di Formula 2 e a 22 anni non è un pilota peggiore del ventottenne pugliese, anzi. No anche perché Giovinazzi è entrato in Formula 1 non per le ricchezze di famiglia, alla Stroll, o per il talento purissimo come è avvenuto per Hamilton (di fatto con un contratto McLaren già da adolescente…) , ma per gli sponsor che ha portato, da quelli indonesiani a Kaspersky: semplicemente il cinese ne ha portati di più o ha fatto credere che con lui ne arriveranno di più. Nella laica F1 non sono discorsi offensivi e quasi tutti i grandi, da Lauda a Senna, si sono fatti strada anche così.

Fra l’altro sia Guanyu sia Giovinazzi hanno un passato alla Ferrari, il primo alla Academy ed il secondo come terzo pilota, voluto personalmente da Marchionne (a proposito, pazzesco come non venga mai citato nemmeno per sbaglio un uomo fino a tre anni fa idolatrato), e per motivi diversi entrambi sulla Ferrari ‘vera’ avrebbero un senso Dispiace che in Formula 1 del 2022 non ci sia nemmeno un italiano, ma probabilmente anche Giovinazzi sarà passato davanti a piloti italiani con manager meno bravi nel raccogliere soldi. È uno sport dove la competizione non è soltanto in pista, ma ci vengono in mente anche altri esempi.

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