Gli allenatori della Juventus

30 Ottobre 2020 di Indiscreto

Maurizio Sarri alla Roma o alla Fiorentina sarebbe il sogno soprattutto della Juventus, che quest’anno gli pagherà l’ingaggio pieno (5,5 milioni di euro netti), più tre mensilità della stagione scorsa posticipate a questa, più una penale (2,5 milioni, abbiamo letto da Alfredo Pedullà sulla Gazzetta dello Sport) per il mancato esercizio dell’opzione per il 2021-2022.

Ipotesi, quella giallorossa e quella Fiorentina, che hanno cittadinanza in una logica di mercato, vista la freddezza dei rispettivi dirigenti con Fonseca e Iachini, ma che ne hanno molta meno nella testa di Sarri. Che non è attirato da alcuna situazione in corsa, quindi ha come scenario più probabile quello dell’Allegri dell’anno scorso. Sempre che Agnelli non impazzisca (o rinsavisca) e lo richiami al posto di Pirlo. Ma se non ha fatto una cosa simile con Allegri, con il quale una cortesia formale era stata mantenuta, figurarsi con l’ormai ex Maestro, soppiantato da nuovi maestri e tornato ad essere eversore del sistema. Con 20 milioni in più, fra Chelsea e Juventus.

È curioso che Sarri continui a ritenere di aver compiuto una grande impresa, vincendo lo scudetto con la squadra più forte del campionato, ma è ancora più curioso che secondo i media italiani nessun allenatore della Juventus venga mai esonerato. No, ci si lascia sempre di comune accordo, così comune che l’allenatore di turno non rinuncia ad un centesimo degli arretrati. Tanto prima o poi il cadavere di un Conte o di un Tuchel lo si vede passare.

Al di là di queste facezie sui maestri, da segnalare in chiave Juventus anche le dimissioni di Michele Uva da vicepresidente dell’UEFA, poche ore fa. Uva, ex Parma ed ex FIGC, è politicamente considerato un uomo di Agnelli e non è scontato (pur essendo senz’altro possibile) che finisca alla Juventus. Credibile un approdo alla Roma, così come un incarico in quella FIFA che vuole sfilare all’UEFA i grandi club.

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