Gli allenamenti di Romario

6 Luglio 2009 di Alec Cordolcini

di Alec Cordolcini
Olanda. 9 milioni di fiorini che difficilmente potrebbero essere spesi meglio. Il 18enne Ronaldo che sbarca per la prima volta in Europa si presenta ad Eindhoven da campione del mondo non giocante (c’era anche lui tra i convocati di Parreira nel Brasile Tetracampeão di Usa 94, ma non scese in campo nemmeno un minuto) e sull’onda dei fasti color verdeoro lasciati in Olanda dall’illustre predecessore, Romario. Quando il Baixinho è stato ceduto al Barcellona dopo cinque stagioni colme di reti e polemiche, la dirigenza del club del club della Philips individua nell’attaccante dell’Mvv Maastricht Erik Meijer il suo sostituto, ma ben presto si rende conto di essere passata dal Dom Perignon all’acqua tonica. Il talent-scout per eccellenza del Psv, Piet de Visser, l’uomo che ha portato nel Brabante del Nord Romario e che in futuro si ripeterà con Alex, Gomes, Farfàn e Salcido, si rituffa quindi nel mercato sudamericano estraendo dal cilindro la pepita Ronaldo. I rigori del clima invernale olandese non congelano il talento dell’enfant prodige brasiliano, il cui fiuto del gol dimostra da non avere nulla da invidiare al più famoso Romario, con l’aggiunta, e in questo caso ad Eindhoven tirano tutti un sospiro di sollievo, di un atteggiamento un pizzico più professionale di un Baixinho re non solo del gol ma anche della nightlife olandese, nonché personaggio da “io ad Eindhoven ho fatto più partite che allenamenti”. Ronaldo invece si allena e segna (in coppia con il belga Luc Nilis, in seguito definito “il miglior compagno di reparto che abbia mai avuto”); 30 reti nella Eredivisie 94-95 (capocannoniere del torneo), 12 (in 13 partite) in quella successiva, limitata da un infortunio. Il 13 settembre 1994 arrivano i primi gol “europei” del niño di Bento Ribeiro, con una tripletta realizzata in Coppa Uefa al Bayer Leverkusen di Ulf Kirsten e Bernd Schuster in un incontro vinto 5-4 dai tedeschi. Un anno dopo, sempre in coppa Uefa, arriverà addirittura un poker contro i finlandesi del MyPa 47, demoliti 7-1 al Philips Stadion dopo che all’andata proprio Ronaldo ha evitato un’imbarazzante sconfitta pareggiando la rete iniziale di Mahlio. Ma per quanto il brasiliano infili nelle reti avversarie caterve di palloni, troppo forte risulta la concorrenza dell’Ajax di Van Gaal per permettere al Psv di vincere il titolo nazionale. L’unico trofeo ad entrare in bacheca del club della Philips è così una Coppa d’Olanda, conquistata ai danni dello Sparta Rotterdam. Una vittoria che però Ronaldo fatica a sentire sua, dal momento che nel corso della finale il tecnico Advocaat lo tiene in panchina per tutta la durata dell’incontro. Il diretto interessato non gradisce e decide di cambiare aria. (2 – continua)
wovenhand@libero.it
(in esclusiva per Indiscreto)
La prima puntata della storia di Ronaldo

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