Gianni Corsolini, l’ultimo samurai

19 Febbraio 2021 di Oscar Eleni

Oscar Eleni davanti alla cartoleria bolognese dove  i veri amici di Gianni Corsolini lo ricorderanno in preghiera. Da Bonetti la linfa per una generazione che il basket ha conosciuto, con il privilegio di poterci discutere, litigare ma soprattutto imparare. E il Gianni come il Piero Parisini da quella bottega facevano uscire stelle filanti. Cordoglio vero, come dice il presidente Petrucci  e speriamo pure la Lega che lo ha avuto come presidente anche se questi di oggi non sanno  certo riconoscere il risotto da altre cose.

Adesso che, purtroppo, è diventato davvero il caro estinto, come gli piaceva aprire una chiacchierata, una conferenza, la presentazione dei suoi bellissimi libri, sentiamo dentro una grande solitudine. Era il nostro ultimo samurai per un basket che certo, se non avrà gente alla Corsolini a stimolarla, non se la caverà soltanto per le passioni giovanili del Draghi tutore di un Paese nano che per ora lo adora (ma poi?). Come diceva  Tom Cruise all’ultimo samurai che si toglieva la vita, mitragliato dal Giappone moderno, anche noi diciamo al caro Gianni che ci mancheranno le nostre conversazioni.

Per il basket è stato tutto. Geniale elfo in una foresta dove ha allenato, conosciuto l’amore, inventato uno stile dirigenziale che ha ingigantito la storia della grande Cantù dove ha fatto tutto: insegnato in palestra e negli uffici, aprendo le porte della chiesa degli Allievi a cui si era affiancato seguendo l’istinto e le regole dell’onore, anche a Boris Stankovic che nel Cantuki vinse lo scudetto prima di conquistare un posto nella storia mondiale affiancando mister Jones e poi guidando la FIBA al vero matrimonio con la NBA.

Corsolini e le notti magiche per cene dove si parlava sempre di basket, ma non soltanto quello. Gianni alla guida  di una Lega meno dispettosa di questa. Lui e Mara, la compagna di una vita, in una storia che speriamo suo figlio Luca, eccellente giornalista, le figlie Claudia e Chiara, impegnate nel sociale come tutti i Corsolini, possano raccontarci andando oltre la vergogna delle brevi che hanno dato la notizia della scomparsa. Cerchermo di farlo anche noi nel lunedì che ci viene concesso, giorno che sembra stuzzicare la fantasia di tantissimi visto l’affollamento sugli stessi siti. Addio Gianni. Con te per sempre.

Share this article