Calcio

Gerd Müller a Gatteo Mare

Stefano Olivari 18/08/2021

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Gerd Müller è stato il più grande uomo-gol di tutti i tempi, ben oltre le mostruose statistiche con la Germania Ovest ed il Bayern Monaco: uno come lui, fenomenale nel prevedere l’errore del difensore, nel calcio post 1992, quello in cui il passaggio al portiere era diventato sconsigliabile, e ancora di più in quello di oggi, della costruzione dal basso, segnerebbe un minimo di due gol a partita. Con tutto il rispetto per un grande come Lewandowski, i suoi 41 gol nell’ultima Bundesliga valgono la metà dei 40 di Müller nel 1971-72.

Ma non era con le cifre che volevamo ricordare questo campione, o con elenchi wikipedistici (quanti anelli ha vinto Robert Horry?) perché un Gerd Müller nato in Congo avrebbe avuto un palmares diverso, bensì con un dettaglio che ci ha sempre colpito di molti campioni tedeschi, Beckenbauer in testa, dell’epoca dell’attaccante appena scomparso dopo decenni davvero tristi. E cioè che questi tedeschi mitici, intravisti in qualche partita di coppa e al Mondiale, venissero in vacanza in Italia, non in resort esclusivi o comunque in posti appartati, lontani dalla folla invadente, ma in località normali, quelle frequentate da noi abbonati (9 estati di fila) a Lignano Pineta.

Potremmo giurare di aver letto sul Guerin Sportivo di vacanze di Müller nei suoi giorni di gloria (quanto vorremmo scrivere ‘heydays’ ed avere un pubblico 50 volte più ampio) a Laigueglia e a Cesenatico, ma non abbiamo trovato niente sul web ed il garage sconsiglia qualsiasi apertura di scatoloni, quindi fidatevi. Possiamo invece linkare l’articolo del Resto del Carlino sull’estate 1974 del campione, subito dopo lo storico gol, il suo ultimo in nazionale, che aveva dato il Mondiale alla Germania Ovest. Un’estate che Müller trascorse ai bagni Sirena di Gatteo Mare, giocando a bocce e firmando autografi perché esisteva già la televisione ed era uno dei volti più popolari del pianeta. Soggiornava all’Hotel Simon, un tre stelle per famiglie, come in passato aveva fatto il suo amico (e massimo estimatore) Beckenbauer. Bisogna aggiungere qualcosa?

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