Franco Baresi vicepresidente del Milan

29 Ottobre 2020 di Indiscreto

Franco Baresi è stato nominato vicepresidente del Milan, come annunciato dal presidente rossonero Scaroni in occasione dell’assemblea dei soci: un modo come un altro per far dimenticare i 195 milioni di di perdita dell’ultima stagione e le supercazzole sul nuovo San Siro, quando anche i sassi hanno capito che prima degli eventuali Giochi Olimpici del 2026 in quella che per noi sarà sempre piazza Axum non cambierà niente.

Baresi sarà vicepresidente onorario, quindi senza alcuna responsabilità. E del resto nemmeno ne aveva chieste, conscio dei suoi limiti e del fatto che le bandiere siano sempre viste con sospetto ed invidia dai proprietari delle squadre, oltre che dai loro dirigenti operativi. E nessuno lo sa come lui, che ha giocato nel Milan di Rivera dirigente (e anche con Rivera giocatore) e che subito dopo il ritiro dal calcio giocato, nel 1997, il dirigente provò a farlo sul serio nel Milan di Berlusconi e, purtroppo per Baresi (ma non certo per il Milan, che gli deve tantissimo), di Galliani.

Venendo nominato subito, pochi giorni dopo il ritiro… vicepresidente. Non onorario, ma effettivo e con delega sul settore giovanile. Insomma, un incarico vero in una società in cui comunque Galliani aveva l’ultima parola su tutto. Le idee a Baresi non mancavano, ma il suo spazio diventò sempre più stretto fino a quando, per risolvere sul nascere il problema, Berlusconi pensò di candidarlo alle Europee del 1999 con Forza Italia.

Magari con Baresi eurodeputato la storia dell’Unione Europea sarebbe stata diversa, chissà. Ma non se ne fece niente e un Baresi sempre più emarginato rimase al Milan fino al 2002, quando Berlusconi meditò di lasciare la presidenza a lui o al fratello Paolo, facendo soltanto il padre nobile. La candidatura di Baresi non era gradita soltanto ai tifosi, che in lui giustamente vedevano la sintesi di una grande storia (le vittorie che assumono più valore dopo i tempi grami), ma era anche caldeggiata da Fedele Confalonieri. Non entusiasmava però Galliani ed in questo contesto maturò la stranissima parentesi al Fulham di Al Fayed, dove Baresi avrebbe sognato anche di iniziare la carriera di allenatore. Ma in panchina andò Tigana e Baresi dirigente in First Division (all’epoca il secondo livello del calcio inglese, come l’odierna Championship) non andò oltre i tre mesi. Dopo, fra vicissitudini giudiziarie e personali, sarebbe tornato a fare la bandiera, senza più ambizioni, rientrando nel 2008 nei quadri del Milan.

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