Fra Lepanto e Monte Carlo

14 Febbraio 2009 di Italo Muti

di Italo Muti
1) Fine 2008 da dimenticare: inizio promettente, ripensamento, poi ancora positivo, quindi? Fase laterale per la disperazione dei molti che non sanno cosa fare e cercano una direzione. La domanda di Silone in Fontamara: “Che fare ?”.
2) Si potrebbero fare migliaia di discorsi, ma si perderebbe praticità. Prima di giugno, segni concreti di ripresa o segni di inversione economica non ce dovrebbero essere. I primi tangibili messaggi l’economia Usa li darà a giugno quando il pacchetto fiscale arriverà sul desco della gente comune. Soldi da spendere. I consumatori lo faranno?
3) I consumatori Usa come sostegno del mercato sono un fattore da dimenticare in fretta. Il tasso marginale di risparmio deve salire, basta con i debiti, il cassettista deve tornare in auge. Lo esige il buon senso.
4) Questo fatto deve incontrarsi con la scelta che i paesi emergenti dovranno fare nel campo del risparmio. Tali paesi dovranno spendere l’eccesso di risparmio e di riserve valutarie dovute ad incrementi robustissimi di PIL in, spesa per investimenti (infrastrutture) e acquisto merci.
5) Altro fattore è la perdita di fiducia che si è tradotta nel crollo del moltiplicatore monetario. Infatti, le Banche centrali hanno immesso liquidità a iosa nel sistema, ma non c’è velocità cdi circolazione, tutti sono fermi. HOPELESS.
6) Quindi? Riprendere un buon trading sfruttando l’inefficenza del mercato. Eni intorno a 16? Buy, strong buy. Basta fare 8-10%, vendere e aspettare lo storno successivo. Generali, Enel, Tenaris per una speculazione più forte, i titoi sottovalutati sono tanti.
7) Anche le banche sono buone: dopo i corposi ribassi acquistare, magari a tranche. Le banche estere poi, ancora meglio. Le migliori sono quelle inglesi, dove lo stato è entrato: non possono più fallire.
8) Per i fondi aspetteremmo marzo aprile per entrare, Bob Doll ha detto: ”Bad News are coming”.
9)Per i fratelli Lehman, altra specifica. Dopo aver fatto a fettine i russi, ancora più in difficoltà, rublo ancora svalutato. Il fallimento è stata una forte concausa del ribasso del petrolio, facendo abbassare le aspettative dei petrodollari: così, nel ricordo di Lepanto. Tenete conto che un impianto di estrazione petrolifero efficente incomincia ad avere un guadagno dopo i tre dollari al barile. Fate voi i conti.
10) Adesso devo scappare a salvare le finanze di un calciatore con qualche risparmiuccio qui da noi: lui fa parte degli onesti, ma non troppo. Di sicuro il suo vecchio consulente è un ladro.
11) Telefoni caldi in una fiduciaria con sede davanti allo Sporting. Quell’ambizioso presidente di quell’ambiziosa squadra della nostra bella serie A ha preso varie batoste sui mercati di tutta Europa: certo, erano soldi evasi-elusi e mai cercati dallo Stato Italiano (fa più immagine prendersela con Valentino Rossi, che non è pericoloso e nemmeno azionista di giornali), ma perderli fa sempre male.
12) Rivisto qualche giorno fa davanti alla roulette un presidente di provincia a prova di ogni sospetto, uno totalmente scimmiato dal gioco e dalle scommesse. Gioca cifre notevoli, in un colpo sul Manque ha messo più dell’ingaggio lordo del suo calciatore più pagato (non che ci volesse moltissimo, il mio dentista guadagna di più).
13) In altre salette, a prova di intercettazione, il mio portiere preferito ed il mio regista preferito, oltre ad un ciclista un po’ imbolsito. Non li conosco personalmente, al livello di raccoglierne le confidenze, ma ai loro compagni di gioco hanno confessato di portare qui in Costa Azzurra solo il nero. Non stento a crederlo, comunque in quella serata il più sfortunato dei tre ha lasciato sul tavolo 80mila euro. Il Principe Alberto ringrazia. Però meglio perderli così, divertendosi, che in Borsa senza capire nulla.
14) Strepitoso arbitraggio sui Btp del direttore di Indiscreto, su mio consiglio non richiesto. Ha guadagnato 170 euro netti, temo che li spenderà per il libro sulla Mobilquattro. Anche per lui vale il ragionamento del punto precedente: meglio buttarli via divertendosi che regalandoli ad un grigio intermediario.
(per gentile concessione dell’autore, fonte: Dentro la Finanza)

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