Figli del Blackberrovsky

3 Giugno 2009 di Italo Muti

di Italo Muti
1) La crisi è finita? E’ la domanda che molti soloni si stanno ponendo senza trovare una risposta adeguata. Bad news are coming, aveva detto Bob Doll all’inizio di gennaio, but…..wait for June. Ci siamo, ma le cose non hanno cambiato strada, l’hanno solo modificata.
2) Allora, come mai da inizio marzo è scattato un rialzo forte, in prima battuta un rimbalzo tecnico, che poi si è allungato?I famosi analisti ci hanno capito poco, se non nulla. Basta vedere qualche commento su yahoo finanza, la supercazzola tecnica tapiochissima. Se le cose sono così schifose perchè la borsa sale, con recuperi sui mercati emergenti interessanti?
3) La particolarità di questo rialzo consta nel fatto che è stato fatto senza volumi. Non c’è stata un’euforia travolgente, un’ondata di acquisti endemica che ha portato i titoli azionari in territorio verde con il passo di carica.
4) Anzi, il freno a mano era molto tirato, più che uno tsunami di domanda è stata una leggera onda di risacca. E’ stato un mercato specialistico, istituzionali che rientravano visto anche l’andamento dei tassi di interesse.
5) Un mercato in ipervenduto, tirato giù da troppi fattori, paura, panico e politica. Troppe azioni interessanti ed importanti a prezzi stracciati, bancari, ciclici, utilities. Eni a 12, Generali sotto i 10, per esempio, ma i valori dove sono adesso non sono ancora nulla guardando da dove arrivano.
6) Eni 28 e Generali 33, di strada ce n’è davvero tanta: e se qualcuno volesse comprarsele? Tanto tanto denaro. Sembra ieri che cadeva Lehman Brothers, con la lezione data dagli americani a russi, cinesi e arabi, facendo nel contempo scendere anche il prezzo del petrolio.
7) E’ già, proprio la politica, per i meno miopi, ha ripreso il sopravvento su molti altri fattori. Prendiamo l’affare Opel: ha vinto Magna, ovvero i russi con Sberbank, banca di stato moscovita, e Gazprom. La loro offerta non era la migliore, ma avevano tanto denaro da poter accettare la richiesta di GM di ulteriori 300 milioni di dollari per continuare a far vivere la fabbrica di Russelsheim.
8) La Fiat questo non poteva accollarselo, visto che c’è già Chrysler nel cestino. Ma il tornaconto russo è più complesso, ci sono infatti accordi commerciali con la Germania per il gasdotto del Baltico, che sarà costruito dalla Nord Stream dove Schroeder è nel vertice societario. Ma non è lo stesso politico della SPD che tifava tanto per Magna?
9)Eh si, ma anche i rossi mangiano, alla lunga i bambini stancano. Vedendola lunga è anche la rivincita di Putin dopo lo smacco di LB, saprà Barack rendere la pariglia o si accontenterà di fare pissi pissi e l’altro, democraticamente, si ritirerà?
10) Così i paesi dell’Est sono nella morsa tra Germania e Russia e l’unione Europea ha fatto la solita figura di merda. Basterebbe poi leggere il bel libro di Paolo Guzzanti, “Il mio Agente Sasha” per rendersi conto che il nostro orizzonte è cambiato, maledettamente cambiato. Non leggete solo libri di sport o di scommesse, se no diventate come il direttore di Indiscreto. Adesso riprendo in mano i suoi investimenti…
11) L’obbligazionario è interessante nei corporate, scegliere con cura la duration, magari inflation linked. Anche gli high yield sono interessanti. Occhio al paese. Lascerei perdere i paesi dell’Est.
12) Mala tempora currunt, per l’economia e per il calcio italiani. Fra qualche giorno, magari dopo le elezioni, Berlusconi e Galliani spiegheranno chi mai potrebbe spendere 400 milioni di euro per diventare il secondo azionista (quindi contando niente, essendo il primo Berlusconi) di un Milan ridimensionato al di là di Kakà.
13) A Monte Carlo la barzelletta della serie A non più competitiva per motivi fiscali, rispetto alla Spagna, viene presa per quello che è: una barzelletta. Qui si sono visti così tanti calciatori con valigetta da poter riempire un almanacco…
14) Fa ridere anche l’insider trading sulla Roma: incessante, pirotecnico, sempre con nuovi nomi, decisamente meno triste di quello solito. Qualcuno ha scritto ‘ai danni della Roma’, senza capire cosa sta succedendo. I danni li subisce solo il parco buoi che vende in perdita.
15) Mi hanno detto che un famoso club italiano, diverso dalla Roma, sarebbe nel mirino di uno con il baffo. Il momento per entrare è buono, gli ingaggi non sono morattiani. E i presunti compratori, stranieri, fanno meno paura degli arabi.
(per gentile concessione dell’autore, fonte: Dentro la Finanza)

Share this article