FIFA 2021 o Ibrahimovic?

25 Novembre 2020 di Indiscreto

FIFA 2021 o Ibrahimovic? La serie FIFA della Electronic Arts è il videogioco calcistico più famoso del mondo e quindi non vi infliggeremo presentazioni e nemmeno il solito sondaggio ‘FIFA o PES?’. Anche perché la Konami ha deciso di fatto di saltare un giro e PES 2021 altro non è che l’aggiornamento di PES 2020, mentre FIFA 2021 sfrutta in pieno le potenzialità delle nuove PlayStation 5 e Xbox Series X (che comunque sono retrocompatibili: insomma, girano anche i giochi per PS4 e Xbox One). Non le recensiremo prima di averci giocato: consentiteci questa linea un po’ antica.

Ma dicevamo dell’attaccante del Milan e di FIFA 2021, già uscito per le vecchie console e che per PS5 e Xbox Series sarà disponibile in Italia dal 4 dicembre: un regalo di Natale telefonatissimo per un popolo barricato in casa a guardare calcio non più emozionante di quello dei videogiochi. In sintesi, ma tanto tutti sanno di cosa stiamo parlando, Ibrahimovic e Raiola ritengono che la Electronic Arts abbia indebitamente usato l’immagine dell’attaccante nel gioco. Nel senso: in FIFA 2021 l’11 del Milan si chiama Ibrahimovic (e non Fibrakanovic o cose simili) così come il 24 si chiama Kjaer e secondo Ibrahimovic ci sarebbe stato bisogno del suo consenso.

Chi ha ragione fra FIFA 2021 e Ibrahimovic? Non dovrebbe essere tema di un sondaggio e infatti non lo proporremo, perché tutto verte intorno ad un contratto che non conosciamo. Di sicuro la Electronic Arts ha un accordo con i sindacati calciatori (FIFPro quello mondiale, ma spesso anche con quelli nazionali, soprattutto dei paesi più forti, oltre che con le leghe), che detengono i diritti di immagine collettivi, necessari per proporre questi prodotti con campionati e squadre. È lo stesso discorso della Panini per le figurine, che comunque in assoluto non preserva dalle cause dei singoli giocatori, soprattutto da quelli non iscritti al sindacato (e Ibra nel suo tweet fa capire di non esserlo). Tanti anni fa Ronaldo, nel senso di Luis Nazario da Lima, decise di togliersi e di farsi (senza successo) un videogioco suo.

Un discorso in più è che dallo scorso agosto la Electronic Arts è sponsor del Milan, con l’intenzione anche di proporre prodotti comuni al di là di inserire il Milan in FIFA. Quindi o Raiola alla firma del contratto ha escluso i diritti di immagine di Ibrahimovic, ed è probabile che sia così perché gli sponsor extra Milan non gli mancano, oppure ha ragione la EA. Ci può essere solo una via di mezzo, se dai diritti di immagine sono stati scissi i cosiddetti diritti di somiglianza. Se Ibrahimovic non è iscritto al sindacato e non ha lasciato i diritti di immagine-somiglianza al Milan, allora la EA gli deve dare soldi, richiedendoli però poi indietro al Milan sotto forma di danni. Diversamente dovrebbe prendere (niente) e portare a casa. Al di là dei soldi, che non sono un aspetto marginale, è incredibile che in 20 anni di carriera Ibrahimovic non sia mai stato in copertina sul videogioco calcistico più venduto del mondo. Un onore (ricompensato) che non è toccato solo a Cristiano Ronaldo e Messi, ma anche ad Hazard, Dybala, Icardi, Davids, Van Djik, fino a El Shaarawy.

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