FIFA 2019, un gioco sempre più difficile

27 Settembre 2018 di Indiscreto

Sta per arrivare il grande giorno di FIFA 2019 in vendita in Italia e invece che del consueto ‘FIFA o PES?’ parliamo direttamente del videogioco che ormai ha vinto la contesa sul mercato anche se PES ha secondo noi sempre il suo perché. Fra le novità dei FIFA 2019 ci sono campionati come la Chinese Super League, mentre abbiamo letto (il gioco non l’abbiamo ancora testato, lo faremo scroccandolo ai nostri ragazzini di riferimento) che non c’è più il campionato russo. La Electronic Arts è contro Putin? Ma al di là delle seghe mentali nerdistiche su questa o quella licenza, la più grossa novità per il gioco in se stesso dovrebbe essere un maggiore impatto dell’abilità individuale nel passaggio, con il pallone che non dovrebbe più rimanere di default incollato al piede. Traduzione: se la velocità non è diminuita, FIFA 2019 sarà ancora meno giocabile che nel recente passato, per chi a un videogioco chiede soltanto svago e non l’entrata nell’ennesimo mondo pieno di complicazioni. Noi di Indiscreto Tech vedremo e scriveremo con la nostra testa.

Di sicuro ci saranno Champions ed Europa League e di sicuro i valori globali dei singoli giocatori sono predeterminati: se Politano diventerà nella realtà meglio di Hazard gli effetti si vedranno in FIFA 2020. Curiosa in ogni caso la classifica di FIFA 2019, secondo cui il miglior giocatore del pianeta sarebbe Cristiano Ronaldo, seguito da Messi e Neymar, con Modric soltanto quarto, De Bruyne quinto e via via Hazard, Sergio Ramos, eccetera. Modric, piccolo e brutto, non piace davvero al marketing visto che FIFA 2019 non lo considera nemmeno il miglior passatore (sarebbe De Bruyne). Tolto Cristiano Ronaldo in generale, Douglas Costa per la velocità e Handanovic fra i portieri (quinto al mondo dopo Oblak, Courtois, Neuer e Buffon), nessuno della serie A è ai primi posti in alcuna classifica. Del resto il gioco deve essere venduto, e nemmeno a poco (63 euro come minimo, nelle versioni per PS4 e Xbox), quindi è logico che si debbano premiare i calciatori più riconoscibili in ogni angolo del mondo.

Rimandiamo a futuri post su FIFA 2019 per le nostre impressioni di gioco (abbiamo sentito pareri molto contrastanti sulla nuova modalità di tiro, che permette una sorta di correzione durante il calcio), per il momento possiamo dire che non ce ne importa niente della storia di Alex Hunter e della new entry politicamente corretta, la sorella calciatrice Kim (nella prossima edizione un trans?), e sinceramente non conosciamo nessun appassionato alla modalità Journey. Quanto alle voci, pensate che Pierluigi Pardo non sia abbastanza presente nella vostra vita? Ecco, le telecronache italiane di FIFA 2019 sono sue, insieme a Stefano Nava.

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