Festa dei nonni

1 Ottobre 2021 di Indiscreto

La Festa dei Nonni in Italia è ogni 2 ottobre. Non lo sapevamo, perché ai nostri tempi e anche oltre i nostri tempi la Festa dei Nonni non esisteva. Questa cosa del 2 ottobre l’abbiamo scoperta grazie alla Serie C, leggendo che il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, si augura in occasione di questa ricorrenza di vedere un ritorno dei nonni allo stadio in compagnia dei nipoti. Che ovviamente preferirebbero stare a casa a giocare a FIFA 21 invece di guardare Carrarese-Montevarchi.

La Festa dei Nonni è in Italia stata istituita nel 2005, durante uno dei governi Berlusconi, non ci ricordiamo un grande dibattito a precederla. E del resto chi mai avrebbe potuto opporsi alla Festa dei Nonni? È curioso che il 2 ottobre sia stato scelto per motivi parareligiosi, essendo il giorno degli Angeli custodi, quando per i cattolici la tradizionale Festa dei Nonni è sempre stata considerata il 26 luglio (e di recente lo ha ricordato anche Papa Francesco), giorno in cui si ricordano Sant’Anna e San Gioacchino. Genitori di Maria, cioè la Madonna, e quindi nonni di Gesù Cristo.

Interessante è quindi questo interesse per così dire laico per i nonni, con gli Stati Uniti fra i primi a istituire la festa. Merito, uno dei pochi della sua presidenza, di Jimmy Carter che nel 1978 stabilì che la Festa dei Nonni fosse la prima domenica dopo il Labor Day (che sarebbe il primo lunedì di settembre). Ma per dettagli e date c’è Wikipedia, noi andiamo direttamente a due considerazioni, una amara e una cinica, più nelle nostre corde.

La prima è che per fare un regalo ai nostri nonni basterebbe telefonargli, non si dice fargli visita, più di frequente. La seconda è che mai come oggi nonni e nipoti ci sono sembrati così distanti. Non fisicamente, anzi in molti casi questa sorta di welfare familiare è alla base della sopravvivenza, ma emotivamente. I nonni di oggi hanno, per loro fortuna, una vita. Magari orribile, tutta dedicata alla lettura di interviste di virologi ed oncologi, pensando soltanto alle visite in programma nei successivi 72 anni, ma comunque staccata da quella dei loro figli e a maggior ragione da quella dei nipoti. Di più: oggi molti genitori rinunciano alla naturale parte di cattivo, insomma a dire dei no, quindi inevitabilmente i nonni perdono quello che era il loro fascino principale, cioè dirti di sì.

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