Eurovision 1984, l’edizione di Alice e Battiato

La memorabile partecipazione con 'I treni di Tozeur', che pur non essendo una canzone adatta al gusto medio della manifestazione arrivò quinta...

19 Maggio 2021 di Paolo Morati

La notizia della scomparsa di Franco Battiato arriva proprio mentre a Rotterdam si sta svolgendo lo Eurovision Song Contest 2021, manifestazione alla quale partecipò nel 1984 insieme ad Alice proponendo la celebre I treni di Tozeur. Era sabato 5 maggio e la gara si teneva al Théâtre Municipal di Lussemburgo. Il Muro di Berlino non era ancora caduto e i membri della European Broadcasting Union erano sostanzialmente i paesi occidentali, con quell’anno 19 rappresentanti a sfidarsi.

Ma dicevamo di Alice e Battiato, già popolari in alcuni paesi europei. I treni di Tozeur era (ed è) una di quelle canzoni capaci di stravolgere le abitudini di un’edizione del concorso tipicamente calata nel gusto anni Ottanta (a partire dal look di alcuni dei partecipanti, tra colori sgargianti e acconciature vaporose), vinta dagli svedesi Herreys, boy band ante litteramcon Diggi-Loo Diggi-Ley. Ecco che i nostri, arrivati poi quinti, atterrarono in Lussemburgo come alieni, tanto che lo storico commentatore della BBC Terry Wogan esclamò “Very different” alla fine della loro applauditissima esibizione.

Un’esibizione diretta da Giusto Pio, co-autore di I treni di Tozeur con Saro Cosentino e lo stesso Battiato, che iniziò con l’ingresso in scena di quest’ultimo, serioso in completo scuro e penna nel taschino, e di una splendida Alice, in soprabito bianco e lunghi guanti neri. Interpretazione perfetta, con Battiato che si aggirava misterioso dietro ad Alice mentre questa intona la sua parte.

Composizione, testo iconico su un luogo magico, arrangiamento tra archi antichi e battiti moderni. E poi arriva il tocco di genio, la ciliegina sulla torta, quel coro di mezzosoprani che, in bianco, rosso e verde, riprende Il flauto magico di Mozart intonando Doch wir wollen ihn dir zeigen, und du wirst. Una di quelle trovate tipiche del Battiato pensiero, il segno di una canzone rimasta nella memoria. Esibizione, quella all’Eurofestival 1984, da riascoltare e rivedere. Di culto la rappresentazione dell’Italia fatta dagli organizzatori nell’introduzione, ben diversa dallo stile di Alice e Battiato. 

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