Escluso da Inter-Milan

16 Ottobre 2020 di Gli amici di Budrieri

Gentile Direttore, scusi se non ci facciamo sentire da mesi ma il distanziamento e le mascherine hanno reso molto più triste la vita nel nostro bar di via Novara e in tutta la trumpiana periferia Ovest. Insomma, non c’è molto da raccontare e non tutti abbiamo un passato come quello di Budrieri, che consenta di vivere di ricordi spaziando da Jacqueline Kennedy a Kurt Cobain. Fra l’altro avrà saputo che il Simply ha chiuso definitivamente e il nostro quartiere (nostro ma non più Suo, Direttore, lo diciamo senza invidia perché i milioni che ha fatto con Indiscreto se li merita tutti) perde quindi un punto di riferimento.

Alla Tuboplast sono tutti in smart working, con stipendio ancorato ai futures sul nickel, e gli stessi spacciatori maghrebini hanno molto meno lavoro, visto che la gente rimane a Carugate o a Saronno, semmai finanzia maghrebini di lì. Stanno tutto il giorno davanti ai videopoker, emettendo suoni gutturali come “Cristiano Ronaldo si ripaga da solo con le magliette”, “Hakimi è il nuovo Maicon” e “Prima di comprare bisogna vendere”.

Nel suo ultimo messaggio Lei ci ha chiesto come stesse il nostro amico e maestro, che in primavera sembrava essere stato contagiato dal Covid-19, probabilmente a causa di una tazzina mal (o mai) lavata del Champions Pub. Ecco, Budrieri era un falso positivo ma comunque sta vivendo lo stesso momenti difficili, che un uomo della sua caratura non merita. L’Erminia da marzo si rifiuta di avere rapporti sessuali con lui, sostenendo che questa sia una delle raccomandazioni di Ricciardi e dell’OMS per contenere la diffusione del virus.

Budrieri, che è un signore ed in ogni caso ha come riferimento Zangrillo, non le ha chiesto conto dei rifiuti dal giugno 1975 ad, appunto, il marzo 2020, ma va detto che raramente le sue richieste sono state insistenti. Una volta, il giorno dopo il gol annullato a Rummenigge contro i Rangers, ebbe una mezza idea in tal senso ma quel giorno l’Erminia era già impegnata con la parrocchia, nel quadro di un programma di inserimento dei migranti. Poi un altro tentativo nel 1991, dopo l’errore di Stringara con la Sampdoria, e poco altro.

Comunque a casa Budrieri adesso vivono il cazzuto capofamiglia, l’Erminia, ovviamente Yannick che è diventato un attivista di Black Lives Matter e non perde occasione per dare a Budrieri del negazionista del Covid, D.J. John, Marilena e il piccolo Albertino, più dalla scorsa settimana l’Erminietta: la suocera ha sempre detestato Budrieri, considerandolo a torto un perdente, ma lui è un signore e l’ha accolta in casa per accompagnarla nel tratto finale (si spera) della sua esistenza. Così Budrieri adesso dorme sul divano in soggiorno, con copridivano a fiori, sognando la zingara e un’Inter che torni ai milanesi.

Ogni sera alle 21 dovrà tornare in famiglia, ma soprattutto quello di domani sarà il primo derby di Milano che non potrà vedere dal vivo, dal 1949 ai giorni nostri. Dentro di lui sta montando una grande rabbia, non soltanto contro il governo Conte, e sarebbe sbagliato sottovalutarla: quell’uomo apparentemente inoffensivo che adesso è lì nel bar semideserto, a guardare lo snooker su Eurosport, può fare la rivoluzione. Noi ci crediamo.

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