Duran o Spandau?

8 Agosto 2014 di Stefano Olivari

L’annuncio del nuovo disco degli Spandau Ballet, a 25 anni (!) dal precedente, parlando di inediti, ha emozionato milioni di fan in tutto il mondo anche se va detto che gli Spandau non sono mai realmente scomparsi nemmeno dopo lo scioglimento, avvenuto proprio un quarto di secolo fa in seguito al parziale insuccesso di Heart like a sky. Hanno fatto molte cose da soli, i due Kemp soprattutto come attori e gli altri tre nel circuito musicale dei revival (in particolare Tony Hadley non ha mai buttato via niente, lo abbiamo visto esibirsi anche in alberghi valdostani di fronte a una decina di turisti), ma il successo degli anni Ottanta è sempre stato troppo grande per essere avvicinato. Nel 2009 l’intelligente e umile reunion, dopo infinite dispute legali sull’utilizzo del nome Spandau Ballet e un disco autocelebrativo, Once more (E Taffy? Vogliamo parlare di Taffy?), che abbiamo fedelmente acquistato. Loro produttore sarà il famoso, ma famoso per davvero e non come a Virgin Radio dove tutti i produttori sono famosi, Trevor Horn (lista di cantanti e band infinita, anima dello storico Do they know it’s Christmas? che rimane la meno fastidiosa canzone natalizia di sempre), mentre non è azzardato ipotizzare che sound e atmosfere saranno quelle della svolta new romantic (hanno bisogno di soldi) e non quelle degli inizi funk. Questa notizia da sola ci induce a sparare un ‘Di qua o di là’ per quarantenni, aperto ovviamente anche ad altre fasce di età: Duran o Spandau? Contrapposizione che oggi fa ridere, tanto diverse sono state le carriere e i generi musicali attraversati, ma che nel cuore degli anni Ottanta divise l’Italia adolescenziale mentre le generazioni più anziane si autodistribuivano finanziamenti e pensioni alla cazzo, che gli pagheremo noi canticchiando Hungry like the wolf o Through the barricades. La domanda è quindi molto semplice: ascoltandoli oggi con la testa di oggi, vi emozionano di più i Duran Duran o gli Spandau Ballet?

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