La Domenica Sportiva ha fatto il suo tempo

1 Aprile 2014 di Indiscreto

Chi guarda ancora la Domenica Sportiva? Non è un discorso di qualità, al di là del grigiore della maggior parte dei suoi conduttori e ospiti, ma proprio dell’appartenere ad un’altra epoca come linguaggio e come senso stesso della trasmissione. Al termine di una giornata in cui tutti tifosi e appassionati veri hanno visto tutto, su Sky Sport o Mediaset Premium (magari al bar, se non sono abbonati), un programma del genere è fondamentalmente inutile. Ha  avuto anni di gloria, grazie al fatto di essere al centro della scena mediatica, ma così com’è ha tutto tranne che un pubblico.

Lettura consigliata: Aldo Grasso sul Corriere della Sera.

La “Ds” ha fatto il suo tempoQuando in video sono apparse l’analisi di Saverio Montingelli e le grafiche di Adriano Bacconi ho spento per lo sconforto. E per la malinconia. Tutto passa, ogni cosa ha il suo tempo. Il “momento opportuno” (quello che i Greci chiamavano “Kairos”, il “tempo di Dio”, il tempo aurorale in cui accade qualcosa di speciale) per la “Domenica sportiva” si è consumato da anni, resta solo il rimpianto (Rai2, domenica, ore 22.40). Da quando esistono Sky e Mediaset Premium, il calcio non appartiene più alla Rai. Che vi si aggrappa ancora in maniera commovente, quasi patetica.

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