Dieci euro a calcio d’angolo

23 Dicembre 2009 di Alec Cordolcini

di Alec Cordolcini  
Un cronista ben pagato,  la passione cinese per l’Fc Eindhoven, il sondaggio di Voetbal International e il ritorno di Arnautovic.

1. La sera di venerdì 4 dicembre ‘Ongii’ (nome fittizio) siede in tribuna al Jan Louwers Stadion di Eindhoven. In programma c’era l’incontro di Eerste Divisie tra Fc Eindhoven e AGOVV Apeldoorn. Ongii porta l’auricolare, collegato ad un telefono cellulare perennemente acceso. In linea c’è il suo datore datore di lavoro, un call-center con sede in Malesia. Il lavoro di Ongii consiste nel trasmettere in diretta tutti i dati statistici inerenti all’incontro che sta per disputarsi. Si parte nel pre-partita. “Mi chiamano circa mezz’ora prima del fischio d’inizio”, racconta Ongii ai giornalisti olandesi Iwan van Duren e Tom Knipping, anch’essi sugli spalti del Jan Louwers. “Vogliono sapere la temperatura, il colore delle maglie delle squadre e il numero di persone presenti allo stadio. Poi parte il resoconto della partita”. Le dita di Ongii scorrono veloci sul palmare: ”Home attack. Home team danger. Home shot wide. Away team safe. Away team attack”. E così via. “Mi pagano 70 euro a partita. Per ogni mancata comunicazione di un gol, mi tolgono 20 euro. Se mi perdo un calcio d’angolo, me ne tolgono dieci. I calci d’angolo gli interessano molto”.
2. In questa stagione Ongii è andato a vedere anche l’Fc Oss, l’Helmond e il Den Bosch. Ma tra gli asiatici improvvisamente innamoratisi della serie cadetta olandese, l’Fc Eindhoven è la squadra che sembra riscuotere più successo. Non c’è infatti incontro casalingo disputato dal club cittadino di Eindhoven (il Psv è infatti nato come club aziendale della Philips) in cui sugli spalti non siano presenti i ‘bel-Chinezen’, così come li chiama la stampa oranje. I cinesi al telefono, che parlano e/o scrivono per tutta la partita. Il tutto destinato ad un anonimo ufficio di Bangkok, Kuala Lumpur o di qualche altra città del sud-est asiatico.
3. L’Fc Eindhoven, club che da anni flirta con il fallimento, è una delle società nel mirino dell’Uefa relativamente all’inchiesta sulle partite truccate. Certi risultati, come lo 0-8 arrivato contro il Dordrecht, non attenuano di certo i sospetti. Da un sondaggio del settimanale Voetbal International è risultato che il 78% dei lettori sia convinto che alcune partite di Eerste Divisie siano state truccate. E il calcio olandese, storicamente immune a scandali, calciopoli e truffe di varie entità, scopre improvvisamente che non esistono isole felici.
4. Intervistato dal quotidiano Twentesche Courant/Tubantia, Steve McClaren ha aperto le porte al ritorno di Marko Arnautovic. Una mossa coraggiosa quella del tecnico inglese, che evidentemente non ritiene il talentuoso austriaco un possibile elemento destabilizzante per il perfettamente oliato reparto offensivo della squadra. Difficile attualmente scegliere chi lasciare fuori tra NKufo, Ruiz e Stoch. Senza considerare i finora poco utilizzati Parker e Osei, quest’ultimo campione del mondo under-20 (da protagonista) con il Ghana. Per Arnautovic il ritorno in Olanda significherebbe l’azzeramento di quanto successo negli ultimi sei mesi, e duna nuova partenza. E’ ciò che si può leggere tra le righe delle dichiarazioni rilasciate dal suo agente Rob Groener al settimanale Voetbal International. Ormai bruciata l’opzione Inter (i 9 milioni di euro quale prezzo fissato per il riscatto del prestito suonano oggi come una barzelletta che non fa nemmeno ridere), non rimane che il mesto ritorno alla base, oppure “un nuovo club straniero, ma sicuramente non italiano. Per Marko è importante ripartire da zero”.
Alec Cordolcini
(per gentile concessione dell’autore, gli articoli completi con il bilancio di fine anno della Eredivisie sono sul blog Radio Olanda)
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