Dexter New Blood, nuova vita

11 Novembre 2021 di Stefano Olivari

Dopo aver visto la prima puntata di Dexter New Blood, su Sky Atlantic, la prima reazione è stata di stizza: nel 2021 non siamo più abituati ad aspettare una settimana per seguire le puntate di una serie televisiva che ci interessa. E Dexter è fra le prime dieci serie, facciamo anche le prime cinque, della nostra vita, quindi cercheremo di trascinarci verso la seconda puntata guardando o addirittura facendo altro. Detto questo, l’inizio della nona stagione della saga non ha deluso e ci ha restituito un personaggio al tempo stesso maturato e rimasto puro.

Dexter adesso si fa chiamare Jim Lindsay e vive in modo molto diverso rispetto a dieci anni fa: non più a Miami ma ad Iron Lake, freddissimo (e inesistente, almeno con questo nome) paesino dello stato di New York. Abita in mezzo ai boschi, fa il commesso in un negozio di armi, è fidanzato con una poliziotta, ha uno straccio di vita sociale, ma soprattutto cerca di di reprimere la sua natura di giustiziere, aiutato da una sorta di Super-Io al femminile che poi sarebbe la defunta sorella Debra (che in questo senso prende il posto del patrigno Harry, davvero leggendario con le sue lezioni di vita). Ovviamente i cattivi, quelli che al netto di seghe mentali politiche e religiose meritano davvero di morire, ci sono o arrivano anche nei paesini e proprio da qui riprende tutto. La natura umana può essere controllata, repressa e punita, ma non cancellata.

In pochi casi come con Dexter lo spoiler è un crimine, quindi la nostra recensione è più di tipo filosofico. La freschezza di questo nono Dexter dipende dal fatto che tutto sia stato ripreso in mano da Clyde Phillips, artefice delle prime stagioni, ma anche dal finale decisamente aperto, e quindi deludente, della stagione precedente. Con la morte di Debra e l’abbandono di Hannah e del figlio, per proteggerli dalla sua sete di giustizia, bisognava cambiare scenario e lo scenario è stato cambiato. Dexter prova a fare il piccolo borghese educato a subire senza reagire ogni sopruso, ma non ci riesce. Non è il primo giustiziere nella storia della fiction, ma di certo è il primo serial killer con il quale si empatizza senza se e senza ma.

L’ambientazione vagamente alla Twin Peaks aiuta a rendere dark anche sguardi e comportamenti normali, per una volta smentendo il teorema che le serie chiudano in calando: Dexter stava precipitando, più che calando, e New Blood gli ha dato in ogni senso nuova vita. Perché abbiamo un protagonista che è cambiato, non è lo stesso di venti o dieci anni prima, e che ha provato a venire a patti con il mondo senza più ascoltare il suo oscuro passeggero. A non essere cambiato è però il mondo, quindi rimane valida la prima regola del codice di Harry: non farti beccare.

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