Detto fatto, il tutorial per la spesa nell’Italia degli anni Cinquanta

26 Novembre 2020 di Indiscreto

Detto fatto, il programma pomeridiano di RAI Due condotto da Bianca Guaccero e prima di lei da Caterina Balivo, è stato sospeso, forse cancellato, dall’amministratore delegato della RAI Fabrizio Salini nel nome di un moderno politicamente corretto fuso con la mentalità dell’Italia di decenni fa. Come tutti sanno la pietra dello scandalo è un tutorial per insegnare a fare la spesa rimanendo sexy, con protagonista la pole dancer Emily Angelillo.

Ecco, anche in una madrassa islamica avrebbero compreso l’intento ironico degli autori, ma nell’Italia degli anni Cinquanta trasportata al 2020 (gli analfabeti che prima lavoravano e ricostruivano l’Italia sono solo diventati disoccupati con laurea breve online che passano la giornata su Twitter aspettando un assegnetto dello Stato o la morte dei genitori) e per i media bacchettoni questo ancheggiare è diventato un invito alla violenza sulle donne. Che notoriamente viene ispirata dagli scaffali del supermercato, cioè il luogo più asessuato dell’universo, quello in cui tutti smettiamo di essere donne e uomini per diventare consumatori eccitati solo da un tre per due.

Il pubblico di Detto Fatto è composto principalmente da casalinghe che magari vanno a fare la spesa avvolte da una tuta sformata e acetata, non da pole dancer, un pubblico che cerca un programma leggero in mezzo a mille impegni quotidiani e tragedie. Quindi la cosa incredibile non è l’ottusità conservatrice del popolo di Twitter ma il fatto che la RAI si sia scusata: non perché nella sua storia abbia assunto migliaia di raccomandati pagandoli con i nostri soldi (pagavamo il canone anche prima dell’idea di Renzi) ma perché ha portato un po’ di allegria in pomeriggi altrimenti tristi.

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