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Denovo dal passato

Paolo Morati 22/04/2014

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Rivisti di recente in azione (e in grande forma) i Denovo, ospiti di Webnotte, abbiamo rimandato un articolo già pronto alla pubblicazione per scrivere di getto di questa band illuminata che negli anni ’80 ci regalò canzoni rimaste nella nostra memoria. Caso atipico e vitale nel creare suoni e parole, grazie all’accostamento artistico e vocale di Mario Venuti e Luca Madonia, il quartetto siciliano (formato anche da Toni Carbone e Danilo Madonia) è finalmente tornato alla ribalta con un nuovo (vecchio) album. E il fato ci ha inaspettatamente riaperto un percorso di qualità che non potevamo dimenticare.

Il lavoro si chiama Kamikaze Bohemien e raccoglie 12 tracce registrate nel 1984 e ritrovate per caso dal produttore Francesco Fracassi. Ad ascoltarlo – per ora in digitale, il CD esce a maggio mentre è già arrivato il vinile – si torna indietro alla new wave italiana dell’epoca (quella per intenderci che include anche il primo Enrico Ruggeri e Garbo), con inserti funky e rock. Interessantissimo e moderno nella sua freschezza antica, questo disco tratteggiato da canzoni energiche che impongono movimento (le nostre preferite Dove batte il segno Il freddo), è in sostanza il La di quello che saranno i Denovo successivamente, con tre dei brani ripescati che erano stati inseriti già nell’EP Niente insetti su Wilma dello stesso anno. E l’ottimo intervento fatto sui vecchi nastri potrebbe anche essere il preludio di un auspicabile ritorno, sebbene per ora i diretti interessati abbiano smentito una vera reunion in tour.

In realtà i Denovo sono sempre rimasti nelle nostre orecchie – anche grazie alle carriere soliste di Luca Madonia e Mario Venuti, quest’ultimo rimasto più sotto i riflettori rispetto al primo, che hanno comunque continuato a condividere il palco in sporadiche occasioni. In definitiva  canzoni come Non c’è nessuno, Mi viene un brivido, Un fuoco, Ma che idea, Buon Umore, I promessi sposi… sono tutti capitoli di una storia importante e scandita da album quali Unicanisai, Persuasione, Così Fan Tutti e Venuti dalle madonie a cercar carbone. Quest’ultimo, splendido capitolo finora conclusivo della band, con lo zampino di Franco Battiato che li proiettò in una dimensione musicale a tratti più riflessiva. Senza mettere da parte però le saltellanti dosi ritmiche – per tutte vale l’esempio di Esageratamente me – vero marchio di fabbrica di una breve bella lunga storia insieme.

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