Hawkins nel paese di Mozzini

22 Febbraio 2017 di Biro

La notizia è incredibile soltanto per chi non conosca le cifre reali che girano nella pallacanestro cosiddetta minore, quando c’è da convincere un grosso nome: David Hawkins giocherà questo finale di stagione nelle fila del Sustinente, squadra di C Silver (il quinto livello, dopo A, A2, B e C Gold) che si è messa sulla mappa dello sportivo generalista con questo colpo, al di là delle condizioni fisiche di Hawkins che sono sono un’incognita dopo vari infortuni, i quattro anni di squalifica per la positività alla cocaina (a Roma aveva scontato qualche mese per cannabis) ai tempi del Galatasaray e l’età che si avvicina ai 35 anni. Certo è che un giocatore simile, anche camminando, in una C Silver può fare ciò che vuole (“È illegale”, per dirla alla bimbominkia) e che ha scelto questo paese della provincia di Mantova, che Budrieri conosce alla perfezione (ci è nato Roberto Mozzini), per mettersi in mostra e guadagnarsi altri due o tre anni pesanti, magari in A2. Ma come è possibile che una piccola squadra di un piccola realtà, con tutto il rispetto, possa pagare un giocatore che ha giocato nella grande Siena, a Milano e a Roma? Uno che preso per il verso giusto ai suoi tempi nella NBA ci sarebbe stato tranquillamente, magari come agitatore di asciugamani ma ci sarebbe stato. Iniziamo con il dire che gli stranieri possono esserci in A, con le varie formule, e A2 (due), ma anche in C, mentre in B possono giocare solo italiani: è un’assurdità, ma è così. Quale squadra di A2 rischierebbe uno dei suoi due posti, per due giocatori che davvero devono fare la differenza e da subito, per Hawkins? A occhio nessuna. Rimaneva la C, dove nell’ultimo mese l’americano è stato offerto a destra e a sinistra e dove ci sono casi incredibili come quello di Marshall Henderson a Pavia. Non esistono cifre ufficiali, quindi ci basiamo su giocatori dello stesso status di Hawkins che sono stati offerti per svernare: con 10.000 euro al mese (o poco meno) uno così si può anche convincere. Non sappiamo quanto abbia preso dal Sustinente, certo non è (giustamente) lì gratis. In ogni caso cifre alla portata di chiunque, al limite autotassandosi. Perché fra tre mesi Hawkins se ne andrà, ma intanto Sustinente si è regalata un sogno e magari in futuro avrà più facilità nel trovare sponsor. Come al solito infliggiamo la morale: nella pallacanestro i conti non tornano nemmeno in A, a parte qualche eccezione, quindi ogni ingaggio è in proporzione sempre una pazzia. La differenza è potersela permettere o no, questa pazzia.

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