Credere in Tyus

25 Settembre 2012 di Fabrizio Provera

‘Ragazzi mi raccomando, fate piano e non urlate troppo. C’è la Messa della domenica sera’, disse il sacrestano. ‘Per favore, cerchiamo di non fare troppo rumore, c’è la Messa’, disse dal palco il tifoso degli Eagles, dagli evidenti trascorsi oratoriani (sicuramente, come si dice in Brianza, “al dea ves propri un brau fioeu”). Piazza Garibaldi, domenica 23 settembre, nella libera contea di Cantucky: 2000 e passa tifosi vocianti liberano l’urlo trattenuto a lungo, perché la Supercoppa Italiana questa volta è stata strappata dalle mani del Granducato senese, che visto da vicino a Rimini fa sempre paura, anche se meno del passato. Non è solo per la riduzione del budget, ma anche per l’irrequietudine della sfinge Ferdinando Minucci, insolitamente nervoso e imprecante dalla panca della Mps. Sono segnali, anche questi, che molti leggono come segno della caduta degli Dei senesi. Ma l’Imperatore, prima di abdicare, venderà carissima la pelle.

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