Conte o Spalletti?

9 Marzo 2020 di Indiscreto

Al di là del coronavirus la prima stagione dell’Inter di Antonio Conte è finita allo Stadium, per manifesta inferiorità tecnica nei confronti della Juventus, dopo una mezzora giocata con lo spirito giusto ma anche un centrocampo non superiore a quello del Bologna. Un campionato comunque buonissimo, quello dei nerazzurri, che si concluderà con un terzo posto diverso non soltanto formalmente dai quarti strappati da Spalletti all’ultimo secondo dell’ultima giornata.

Il confronto non è infatti con la Juventus ma con le due Inter precedenti dell’era Zhang, simili per somma dei valori dei singoli ma molto meno costose sia in termini di acquisto dei cartellini (le due stagioni di Spalletti messe insieme sono costate meno di questa) sia in termini di ingaggi lordi dei giocatori, anche se il giornalista-commercialista-tifoso nerd ti viene a spiegare che ogni spesa, anche quella per Lazaro, è un investimento. E le ricapitalizzazioni? Sono sviluppo, non i soldi del padre o del nonno buttati nel cesso, come era ai nostri tempi.

Il ‘Di qua o di là’ è quindi semplicissimo e solo calcistico, come piace a noi. Il ‘top player’ Conte, 11 milioni di euro netti all’anno di ingaggio, è stato poi così meglio di Spalletti, che comunque non allenava gratis visto che tuttora è sotto contratto con l’Inter per 4,5 milioni netti l’anno? Visto che per la società un terzo posto non è poi così diverso da un quarto, in ottica Champions, il discorso verte soltanto sulla qualità del gioco in proporzione al valore dei singoli. L’unico criterio per valutare un allenatore, non la mitica bacheca che potrebbe far sembrare Trapattoni della stessa cilindrata di Michels. Conte o Spalletti?

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