Conte nuovo allenatore del Tottenham

2 Novembre 2021 di Indiscreto

Adesso è ufficiale: Antonio Conte è il nuovo allenatore del Tottenham: contratto per questa stagione e per quella 2022-23, contratto notevole (l’equivalente di 10 milioni di euro lordi a stagione) ma non mostruoso e senz’altro inferiore di quello che aveva all’Inter, che a questo punto gli pagherà anche gli ultimi 3 milioni dovuti.

Per Conte un ritorno in Premier League a tre anni dall’addio al Chelsea, con causa annessa, e la situazione ideale: squadra ricchissima e piena di talento, ma l’ultima volta campione d’Inghilterra  nel 1961. Senza andare alla preistoria, fare meglio di Mourinho e Nuno Espirito Santo non dovrebbe essere impossibile, oltretutto con Paratici che già a gennaio proverà a prendergli il mondo.

Va detto che la Premier League in cui è tornato Conte è un po’ diversa da quella del 2016, visto che nel frattempo come club dalle spese potenziali no limits sono arrivati anche anche Everton e Newcastle. Insomma, una vera gioia per l’Udinese della situazione che potrà vendere benissimo giocatori che spostano zero, ma anche un problema per chi guidando una grande adesso con qualche dettaglio sbagliato può ritrovarsi al decimo posto. Certo se Solskjaer allena il Manchester United, fra le risate amare di Sonetti e Rumignani, allora Conte è un fenomeno sottovalutato.

A dirla tutta, a parte le cifre l’anno e mezzo di contratto non ci sembra un grande attestato di fiducia nei confronti di Conte, che comunque non aveva alcuna voglia di passare un anno a Sky a commentare la Champions League, ispirando battute (‘Nemmeno quest’anno ha superato la fase a gironi’ è la più centrata) di vario tipo. Chi conosce il suo pensiero asserisce che fin dai tempi del Chelsea si sia pentito di avere lasciato la Nazionale e un cattivo Mondiale, non vogliamo pensare a nessun Mondiale, di Mancini potrebbe creare l’incastro giusto.

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