Attualità
Combattereste per l’Italia?
Indiscreto 02/04/2025

Combattereste per l’Italia? Domanda di attualità, visto che un gruppo di dilettanti allo sbaraglio e molti professionisti in malafede (per citare le due immortali categorie del professor Scoglio) sta giocando alla Terza Guerra Mondiale e l’Unione Europea si mette a fare terrorismo con video dall’intento ironico come quello della commissaria europea per la gestione delle crisi, Hadja Lahbib, quello del kit di sopravvivenza per 72 ore in caso di emergenza con la radiolina per sentire Ameri e Ciotti. Poi i giornalisti embedded si domandano il perché della simpatia per Trump e Putin al di fuori del mondo fuoricorso-ZTL-criptogay-statali-pensionati-spettatori di La 7…
Ma al di là di questo, una guerra può sempre capitare anche se non la vai a cercare, quindi la domanda del recente sondaggio Gallup condotto in mezzo mondo è molto interessante: se ci fosse una guerra che coinvolgesse il vostro paese, sareste disposti a combattere per il vostro paese? Non si parla quindi di guerra difensiva, offensiva, giusta, ingiusta, da soli, in un’alleanza, con la NATO, con l’ONU, eccetera, ma di guerra e di noi. Il 41% degli statunitensi ha risposto di sì, almeno in teoria, contro il 33% degli europei, il 58% dei sudamericani e il 73% di chi vive in Medio Oriente. Ancora più interessanti le percentuali di veri patrioti nei singoli paesi: dal 9% del Giappone e 14% dell’Italia, i due paesi più pacifisti (o vili, o intelligenti, a seconda di come la si vede) al 96% dell’Armenia, passando per situazioni degne di nota come il 23% della Germania della Von der Leyen, il 32% della Russia, il 33% UK, il 41% della Svizzera che sorprende solo chi non conosce gli svizzeri, molto più nazionalisti di noi.
In generale il sondaggio Gallup, confrontato con quello di 10 anni fa condotto con le stesse modalità, dimostra che nel mondo la gente disposta a combattere con le armi, non metaforicamente o per interposto esercito, anche nei paesi che realmente sono in guerra e non dove si fa del bar come l’Italia, è in netta diminuzione. È arrivato il momento della chiamata alle armi anche per Indiscreto, dove l’età media di commentatori e lettori sfiora quella di una RSA, quindi con un servizio militare da molti fatto, svolto come servizio civile, o non fatto con raccomandazioni e altri escamotage. Combattereste per l’Italia?
stefano@indiscreto.net