Colleghi di Cassano

4 Marzo 2013 di Dominique Antognoni

Il direttore di Indiscreto ha le sue debolezze, come tutti. Anche un paio di tasti da non toccare. Basta sapere quali siano per non fargli venire un attacco di bile. Uno sono le nazionali, in ogni sport: guai a non esaltarle. E’ roba da anni Trenta ma lui insiste e insiste, amen. De gustibus, che ci vogliamo fare. Idem per il giornale che da bambino annusava e sfogliava al bar: ci va pazzo e se non legge le pagine di atletica ti accorgi del velo di tristezza che gli cala sul viso.

Insomma, come al solito l’abbiamo presa alla larga. Il fatto è che il suo quotidiano preferito a noi pare più un organo di stampa sovietica, con tutti a battere le mani con l’unico scopo di esaltare le vittorie di non importa chi, basta esaltare qualcuno: il parente della stessa casa editrice è perfino peggio, ma non divaghiamo. Notizie pochine, melina tanta. E fermiamoci qui senno scappa la denuncia e il direttore si é abbonato alle aule del tribunale, ci va più spesso dei giudici.

Ebbene, sabato mattina accendendo SkySport 24 abbiamo visto che in prima pagina c’era la notizia su Cassano. Va subito detto e riconosciuto, complimenti per lo scoop: è il primo della Rosea dai tempi di Coppi e Bartali, ma comunque tanto di cappello. Immaginatevi il rosicamento dei giornalisti delle altre testate: erano all’oscuro di tutto. Hanno passato una mattinata tremenda, noi invece una divertente. Ma com’è stato possibile uscisse e soprattutto venisse pubblicata una notizia del genere? Per dirla alla Stramaccioni, chi vuole così male all’Inter da chiamare il giornale? Il nome ormai lo si sa (è esattamente quello indicato da logica e passaporto), ma ci preme sottolineare due altri aspetti della questione.

Il primo ci pare perfino troppo evidente, ovvero l’assenza della società Inter. Si fosse trovato il Milan in una situazione del genere avrebbe mandato in conferenza stampa sia Cassano che Stramaccioni. Finzione finché si vuole ma sarebbe stato un segnale distensivo, seppur al limite del ridicolo. Insomma, un segnale che la società vigila e risolve i problemi. Ricordate il caso Inzaghi-Allegri? Per citare due che hanno una bassa opinione l’uno dell’altro (soprattutto Allegri di Inzaghi). Invece nulla, all’Inter hanno lasciato da solo l’allenatore a sbrigarsela. Moratti ha deciso di non andare alla Pinetina: ci sfugge che altro impegno più importante potesse avere a mezzogiorno di sabato. Per i giornalisti di area gli impegni sono inevitabilmente ‘di lavoro’.

Il secondo aspetto interessante della vicenda ha connotazioni alquanto subdole: perché si è voluto mettere Cassano in cattiva luce? Chi ne aveva l’interesse? Risposta: in tanti. I senatori non amano le uscite tamarre del giocatore, sempre con quel ghigno fastidioso, sempre pronto a ridere senza motivo e a disturbare senza soste. Parla a voce alta durante gli allenamenti, importuna i compagni, tratta male i giovani ed i giovanissimi. E’ una persona pulita, Cassano, al contrario di gran parte degli addetti ai lavori del calcio, però è detestato dal 90% dei suoi colleghi e questa è una facile statistica. Dovessimo dare una lettura dell’accaduto siamo propensi a credere che i senatori spingano per l’allontanamento di Antonio, anche perché crea atmosfera negativa dicendo sempre che l’Inter gioca da cani (cosa fra l’altro vera, quindi chi è lì a pochi punti di distanza non deve essere tanto meglio): ovviamente lui lo dice in modo più colorito. L’assenza della società la si può leggere anche così, non vuole più avere a che fare con Cassano e prepara il terreno per i saluti.

Ultima domanda: dove potrebbe andare a giocare dalla prossima stagione? Ha girato ovunque. Rimarrebbero i paesi arabi, ma non pensiamo sarebbe una buona idea dire allo sceicco di turno ‘figlio di una bocchinara’ o “vecchio di merda’. I ricchi ci sono anche lì, ma sono più permalosi.

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