Cobra Kai 5, la mancanza dei cattivi

16 Settembre 2022 di Stefano Olivari

Da un paio di giorni abbiamo terminato di guardare la quinta stagione di Cobra Kai su Netflix e prima di scriverne abbiamo voluto aspettare, per tre motivi: 1) Nessuno ci paga per questo post; 2) L’argomento interessa a pochi; 3) In rapporto alle aspettative la delusione è stata così grande che abbiamo pensato ci fosse un secondo livello di lettura. Ecco, ripensandoci il secondo livello davvero non c’era ed i 10 episodi di Cobra Kai 5, per fortuna agili, sulla mezz’ora o poco più, si sono trascinati stancamente fino ad una conclusione che non spoileriamo ma che tutti possono intuire fin dal primo minuto.

Il problema è che con Kreese in carcere il cattivo è rimasto fondamentalmente uno, cioè l’ex socio Terry Silver, nonostante una buona campagna acquisti, mentre tutti gli altri, anche i bulli che si allenano al Cobra Kai, in definitiva sono soltanto compagni che sbagliano, plagiati da Silver. Molti i combattimenti, anche troppi visto che non c’è un torneo come il mitico All Valley, ed una quantità di momenti sdolcinati che nelle prime quattro stagioni (e meno che mai nei film di Karate Kid) per fortuna venivano limitati. Punto a favore la sfida fra i due leader, obbligatoria quando si citano i film di azione anni Ottanta.

La buona idea da serie teen di far crescere i personaggi, anche perché gli attori invecchiano (e quelli giovani anche di più), e di proporre temi attuali, qui è stata azzerata probabilmente da qualche ricerca di mercato che ha detto che il fan medio di Karate Kid-Cobra Kai vuole veder menare le mani, come nei vecchi film di karate che vedevamo su Telereporter. Imbarazzante Chozen, un vero spreco così come Mike Barnes (uno Sean Kanan che viene da Karate Kid III, ma soprattutto da Beautiful), con il pilota automatico Daniel-Ralph Macchio e la scena sempre presa da un Johnny limitato dalle battute ma con il personaggio alla fine più forte e complesso. Spreco di storie e sottostorie (si pensi solo al padre delinquente ritrovato da Miguel) e tutto aperto in vista della sesta stagione. Che ovviamente guarderemo.

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