Higuain è da Inter
12 Settembre 2020
di Indiscreto
Gonzalo Higuain non è più un giocatore della Juventus ed è già a Miami per giocare nell’Inter di David Beckham: lì i suoi 33 anni, il suo fisico appesantito e le sue motivazioni a giorni alterni dovrebbero bastare per tirare avanti un altro paio di stagioni. È arrivato quindi il momento della domanda: Higuain alla Juventus, il colpo dell’estate 2016, è stata una grande operazione, un fallimento, una via di mezzo?
Non è una domanda di tipo finanziario, anche se l’argentino fu pagato al Napoli 90 milioni di euro veri, senza trucchi o giocatori ipervalutati, seconda cifra di sempre pagata da un club italiano (il record è quello di Cristiano Ronaldo) ed ora se ne va per niente, ringraziandolo anche perché ha, almeno ufficialmente, rinunciato a metà dell’ingaggio 2020-2021. Poco conta la minusvalenza di 18,3 milioni, l’ultima rata dell’ammortamento: sono cose che si mettono a posto con i Muratore della situazione, il problema semmai sono e saranno i soldi veri.
La nostra risposta, non amando il commercialismo tanto per sembrare più intelligenti (tanto alla fine chi ha i soldi riesce a spenderli), è di tipo sportivo. Higuain alla Juventus ha fatto abbastanza bene. Non è stato fondamentale nei tre scudetti vinti, del resto in questo ciclo sono stati vinti anche con Matri, pur segnando molto soprattutto nella prima stagione. Meno ancora lo è stato in Champions League, pur avendo avuto qualche ottima serata (su tutte quella con il Monaco). Nelle prime due stagioni è stato Higuain sul piano individuale, ma non è mai sembrato molto coinvolto. Ottimo attaccante, ma al di là delle buone statistiche ha a livello Juve spostato poco.
La risposta della Juventus, anche se curiosamente non quella dei media della Juventus, è stata molto più dura della nostra visto che da due anni stava cercando disperatamente di liberarsene, con l’approvazione di ben tre diversi allenatori. Ma dopo l’annata buttata con l’accoppiata Milan-Chelsea Higuain era entrato in una modalità polemica, da ultratrentenne nel senso peggiore dell’espressione. Nel suo caso nemmeno valeva il discorso del marketing. Meglio per tutti, a partire da lui, se fosse rimasto al Napoli.
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