Cinema
Claudia Koll
Indiscreto 19/05/2025

Il fascino di Claudia Koll è indifferente allo scorrere del tempo e non lo diciamo soltanto perché sabato scorso ha compiuto 60 anni, essendo nata a Roma il 17 maggio 1965 con il nome di Claudia Maria Rosaria Colacione. Lo diciamo anche perché è una donna che ha vissuto più vite: icona sexy in Così fan tutte, diva a Sanremo 1995 quando insieme ad Anna Falchi fu valletta di Pippo Baudo ai tempi gloriosi della valletta mora e della valletta bionda, personaggio nazionalpopolare con fiction come Linda e il brigadiere e Valeria medico legale, presenza fissa nelle rubriche di gossip fino alla svolta cattolica, non una conversione ma una riscoperta in età adulta, con impegno quotidiano e concreto rifiuto di tutti i lavori non coerenti con la propria visione del mondo.
Detto questo, fra cento anni di Claudia Koll ci si ricorderà soprattutto per la strepitosa parte nel film di Tinto Brass, fra l’altro uno dei pochi non pesanti del regista veneziano, forse anche perché ambientato nel presente (che all’epoca era l’inizio degli anni Novanta) e con l’erotismo che supera spesso il confine con l’hard, però sempre con un senso. Una trama non particolarmente elaborata, in pratica una donna sposata insoddisfatta della sua vita sessuale, tenuta insieme dalla clamorosa presenza della Koll, in una parte che Brass aveva offerto all’allora emergente Alba Parietti, che però rifiutò, pentendosene e facendo qualche anno dopo il comunque godibile Il macellaio.
Così fan tutte è di fatto un film della Koll, pieno di momenti di culto come il rave party con il seminarista africano, con la telefonata al marito cornificato, ma si può dire (e del resto lo ha detto anche lei in varie interviste) che proprio in reazione a Così fan tutte la Koll (che Brass non aveva sequestrato, va detto) si sia fatta venire qualche dubbio, esploso con la svolta supercattolica all’inizio degli anni Zero che l’ha trasformata quasi in una missionaria. Viene da da dire che le attrici di Tinto Brass, spesso considerate delle ingrate nei confronti del presunto maestro, siano quasi sempre state superiori a Brass. Di sicuro questo è vero per Claudia Koll.
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