Cinquant’anni di Billy Mills

15 Ottobre 2014 di Stefano Olivari

L’oro olimpico di Billy Mills nei 10mila metri è di 50 anni fa, il 14 ottobre 1964 (parentesi: i Giochi del 2020, assegnati per la seconda volta a Tokyo, si disputeranno dal 24 luglio al 9 agosto). È un oro ricordato per molti motivi. Il primo: Mills era uno di quelli che noi texiani chiamiamo indiani, da qualche anno ormai correttamente nativi americani, una etnia (lui in particolare è un Sioux) che non ha mai dato molti campioni allo sport di elìte al di là di Jim Thorpe e pochi altri. Il secondo: Mills è stato consegnato ai posteri anche da un film, Running brave, peraltro non un gran film (visto sulla Rai come preparazione mediatica dei Mondiali 1987… ridateci Nebiolo!), cosa che però non è successa ad esempio ad Alberto Cova o Lasse Viren. Il terzo: la gara fu di una drammaticità con pochi eguali nella storia del mezzofondo.

Favoriti erano il campione di Roma 1960, il sovietico Bolotnikov, l’australiano titolare del record del mondo Ron Clarke e il neozelandese Halberg che a Roma aveva vinto i 5mila. Al via 38 (!) atleti, una quantità mai più vista in una finale a questo livello. Mills fa gara da front runner, correndo i primi 5mila in 14’04”. Rimangono in quattro: Clarke, il tunisino Gamoudi e l’etiope Mamo Wolde, con Mills un po’ al gancio. Poco dopo il nono chilometro Wolde si stacca e rimangono in tre. Alla campanella Clarke dà uno strappo violento, Mills cerca di resistergli a spallate ma una spallata più forte delle altre lo manda all’esterno (non quasi per terra, come nel film). A questo punto Gamoudi si inserisce fra i due (di destrezza, mentre nel film gli dà una manata, altra licenza poetica) e sembra che la vittoria sia ormai sua. Ma Clarke tiene duro, sembra più in spinta di Gamoudi. Mills non si sa come riesce a ridurre il distacco, davvero notevole, mettendo i due nel mirino. Ai 50 metri l’ex marine dal fisico del miler dà tutto e lascia secchi Clarke e Gamoudi, vincendo in 28’24″4 davanti a Gamoudi, Clarke e Wolde. Tutti e quattro sotto il precedente record del mondo…

Nonostante gli USA abbiano avuto altri grandi mezzofondisti e tuttora stiano facendo un grande lavoro (a Londra Galen Rupp è stato argento dietro Farah), Mills rimane l’unico oro olimpico americano in questa gara, festeggiata qualche giorno dopo correndo la maratona: un onorevole quattordicesimo posto, 10 minuti dietro l’Abebe Bikila bis. In Messico, nell’edizione dei Giochi che davvero avrebbe messo l’Africa sulla mappa, avrebbe vinto Wolde con Mills già ritirato da tempo. Ma ancora oggi negli Stati Uniti è uno dei personaggi dell’atletica più noti.

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