Chiusura poco Eroica

7 Marzo 2008 di Stefano Olivari

1. Il più incredibile (o meno credibile) degli sport professionistici è ormai materia per pochi specialisti, in ultimo endocrinologi o consulenti legali. Se non altro non si discute più del sesso degli angeli: piuttosto della loro pipì. Se è per quello non si può prescindere dalle cause in corso tra la federazione internazionale, quelle nazionali e gli organizzatori: con tutte le conseguenze del caso. C’è un Killer Fans Club di Spoltore che prende le difese del proprio concittadino Danilo Di Luca, deferito dall’Ufficio di Procura Antidoping del Coni. C’è l’associazione delle squadre che si rivolge al Tas per dirimere la controversia Uci-Aso, un mezzo incidente diplomatico Cio-Cnosf. Sigla di chiusura. Fortuna che le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile. Domani l’Eroica, da mercoledì la Tirreno. Notizie sulla Parigi-Nizza?
2. Problema: programmare le Olimpiadi tredici giorni dopo il Tour e cinquanta prima del Mondiale. Risoluzione: difficile, improbabile, praticamente impossibile. La tripletta non riuscirebbe neanche allo Stephen Roche del 1987, tanto le prove e i percorsi sono diversi tra loro (video: http://www.youtube.com/watch?v=jy9Mos0zH-I). Ugualmente più di qualcuno si dichiara intenzionato a provarci, e se non sarà Bettini saranno Cunego, Freire, Boonen, Cancellara. Le grandi corse a tappe finiranno inevitabilmente per risentire di questa pressione, così che la loro terza settimana sarà per molti ma non per tutti. Dentro gli uomini di classifica e chi punta al solo traguardo che segue, fuori quei pochi che per un mese / saranno divisi tra Pechino e Varese. Dati: Ballerini. In Cina basta il numero di un campione, in Italia servirà fare gruppo.
3. “Était-il ange? Était-il démon?”. Jacques Marchand scrive d’“Anquetil. Le rebelle” rileggendone la vera storia professionale e personale, nel contesto dell’epoca e a confronto con la nostra (Prolongations 2007). Dalle note biografiche e bibliografiche si desume tutto quello che avremmo voluto sapere sul sesso ma non abbiamo mai osato credere: la pruderie è francese, altro che la Novi Ligure della Dama bianca. Il campione nazionale ebbe una figlia dalla figlia della seconda moglie e un altro figlio dalla moglie del figlio della stessa seconda moglie. E allora? Allora la versione italiana dei fatti (e delle reazioni manifestate Oltralpe) è sempre rimasta fedele alla linea del luogocomunismo, più bigotta dei laici italiani e meno laica dei bigotti francesi: di qua le grida di scandalo dei rotocalchi, di là libertà fraternità uguaglianza. Tout au contraire!, smentiscono i documenti.

Francesco Vergani
francescovergani@yahoo.it

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