Chi ha ammazzato Bochicchio

27 Giugno 2022 di Stefano Olivari

Come è morto Massimo Bochicchio? In moto, certo, ma per un incidente o perché qualcuno l’ha ucciso? Non lo sapremo probabilmente mai, però è sicuro che senza conoscere altri elementi il 99,9% di chi ha letto la notizia ha pensato che il mediatore finanziario romano sia stato fatto fuori da qualcuna delle persone che lui aveva convinto a fare investimenti disastrosi, attirati dagli alti rendimenti che Bochicchio gli faceva sognare, parlando di trading algoritmico, di aumenti di capitale riservati e di grandi banche internazionali a cui si appoggiava, che avrebbero reso il tutto sicuro.

E così di pure relazioni personali, che del resto sono la base del lavoro anche dei promotori finanziari onesti, Bochicchio partendo da ambienti di caccia come l’Aniene di Malagò (che fra l’altro lo conosceva, gli aveva anche venduto una Maserati, ma era stato abbastanza scaltro da non investire con lui) è entrato in sintonia con le persone più diverse: sportivi (Conte, Lippi, El Shaarawy), giornalisti, professionisti, imprenditori, in molti casi gente intelligente che ha consegnato decine di milioni alle sconosciute Kidman e Tiber, in un mondo in cui vieni truffato anche da istituzioni finanziarie consolidate.

Inutile ritenerci noi gli intelligenti, perché almeno una volta nella vita tutti abbiamo almeno ascoltato (e quindi perso tanto tempo) proposte cialtrone di battitori liberi alla Bochicchio o di funzionari di banca che ripetono come un mantra frasi come “Bisogna diversificare” e “Lasciare i soldi sul conto è un rischio”. Magari non gli abbiamo consegnato i nostri pochi soldi, ma di sicuro non gli abbiamo risposto a tono: Pinocchio e l’albero degli zecchini hanno colto una piega dell’animo umano che va al di là dell’avidità. È una specie di ansia, che ci fa ritenere (ed il venditore lo sa benissimo) che altri stiamo facendo un affare mentre noi dormiamo.

Ci ha sempre affascinato la diversa percezione del furto: diventiamo belve se provano a rubarci un portafogli con dentro 50 euro e la tessera del Carrefour, ma non insultiamo chi prova a farci perdere soldi con strumenti finanziari apparentemente seri. Anzi, da bravi servi siamo i primi a giustificare i ‘mercati’ e le persone che non li hanno saputi interpretare (che peraltro farebbero i trader e non gli impiegati, se li sapessero interpretare), senza mai diventare aggressivi. Dal punto di vista statistico ci sta che ogni tanto qualcuno se la prenda, anche se in questo caso la vicenda potrebbe essere un po’ diversa e riguardare la testimonianza di Bochicchio.

info@indiscreto.net

Share this article