logo

Articoli

Carrizo non è da Inter

Stefano Olivari 13/03/2015

article-post

La sconfitta con il Wolfsburg è stata accolta con una certa freddezza nel nostro bar, che ieri sera si è arricchito di presenze estemporanee: gente che a casa non ha né Sky né Mediaset Premium, insomma la feccia della società. Un diciottenne di Cornaredo, tale Luca, con la stessa voce di J-Ax è una quantità di bestemmie al minuto che colpisce anche uomini di mondo come il Walter e il Gianni: durante la partita la madre continuava a chiamarlo per chiedrgli a che ora sarebbe tornato, intercettando quasi sempre i gol dei tedeschi o comunque un errore della difesa di Mancini. Sul secondo di De Bruyne Luca, che lavora nel vicino elettrauto, ha lanciato il cellulare contro Paolo-Wang, che non ha fatto una piega. Poi un settantenne basso e compatto, una faccia sarda e un giaccone a quadroni che non si mette più nemmeno in Canada: tipico tifoso cupo, che considera inevitabile ogni risultato (“Ovvio, quando sui corner si marca a zona”). Due adolescenti ecuadoregni che avevano scommesso su tutto, anche sul numero di falli di mano di Hernanes, perdendo tutto. Un cinquantenne con un parrucchino rosso, che asseriva di essere tifoso della Juventus ma che in Europa “tifo per la squadre italiane”. Poco cagato, fin da quando aveva chiesto come fosse finita la partita di andata. Poi i soliti: Samantha, Ylenia, Hossam e tre algerini intercambiabili, il Roberto, il Lele, il Franco, il Gianni e il Vito, oltre ovviamente a Budrieri che era già incazzato di suo dopo avere litigato con la figlia: sembra che voglia rimettersi con D.J. John, ma soprattutto D.J. John è stato sfrattato ed è in cerca di una sistemazione. Per tutti, compresa nelle quota aperitivo-partita (5 euro), cestini pieni di patatine rancide: altro elemento di continuità con la precedente gestione, anche se il Nino quando qualcuno protestava faceva vedere la data di scadenza scritta sul sacchetto mentre Paolo-Wang incassa e tace.

Dei personaggi storici l’unico che ha avuto un’evoluzione professionale è stato il Max. Da liceale pluriripetente segaiolo a giornalista web il passo non è poi stato lunghissimo, ma in ogni caso adesso il 29enne Max è una delle colonne del sito SuperMegaInter.com, testata giornalistica registrata (del resto basta pagare) e con due accrediti stampa per ogni partita dell’Inter: di solito li usano lui e il direttore, tale Stefano qualcosa, che in realtà fa l’assicuratore per Unipol. Questa aura giornalistica, al netto dei 300 euro al mese incassati per un lavoro quasi a tempo pieno, dà alle parole e ai retroscena del Max una certa credibilità pur non sapendo un cazzo come quasi tutti gli altri giornalisti. In questa stagione è stato già quattro volte ospite a Telelombardia e il suo mito è quindi in costruzione, l’ormai sessantenne Walter ha già l’erede pronto. Max vive con i genitori, in una casa al piano rialzato con sbarre anti-Rom proprio davanti al Simply dove ogni tanto vengono avvistati Anna Oxa e Maurizio Ganz. L’ultimo dei suoi retroscena, particolarmente apprezzato dal Budrieri che se lo è rivenduto ad un pranzo domenicale con i cognati, è che Mancini a giugno diventerà amministratore delegato, con Mihajlovic in panchina. La sua fortuna è che domani tutto sarà dimenticato.

Per il Walter non è un venerdì triste, perché la sconfitta in Germania dà ragione a una della sue tante teorie inconfutabili, cioè che difensori centrali scarsi possono essere protetti soltanto giocando a tre: la difesa a quattro è un feticcio per Berlusconi o per gli amanti del calcio inglese, ma a calcio si può giocare in tanti modi. Sia come sia, l’analisi del Walter è spietata: “Mettere Carrizo in porta, in una partita decisiva, è stata una cosa peggiore della stessa partita di Carrizo. Tutta colpa di Mancini, come se Carrizo fosse fondamentale per lo spogliatoio o le rotazioni fossero stabilite per legge. La difesa è stata la miglior difesa a quattro possibile, con i limiti individuali di tutti, soprattutto dei centrali, sia in azione che sui calci piazzati. Il meno peggio è stato Ranocchia, abbastanza sicuro, calatissimi rispetto al campionato D’Ambrosio e Santon, che pure aveva iniziato bene, male Juan Jesus e nemmeno umile da evitare sganciamenti alla cazzo. Poi quando Mancini l’ha messo sulla sinistra ha fatto anche peggio… In mezzo Guarin continua il suo periodo no, Medel da compitino, più dannosa della presenza di Hernanes soltanto la sua sostituzione con Vidic che ha annunciato al Wolfsburg l’intenzione di stare lì a prenderle. Questo Hernanes sembra il peggior Scifo… Tutte giù le punte, Shaqiri e Icardi stanchi mentre almeno Palacio ci ha provato. Squadra crollata nel finale e due scelte sbagliate di Mancini, adesso passare è durissima. Poi i giornalisti, non parlo del nostro Max, sono bravi a prendersela con uno che non gli serve per interviste e che non gli può fare niente, tipo Carrizo. Ma stavolta ha sbagliato Mancini’. Analisi equilibrata, ma dopo tre secondi si sente la voce di Budrieri: “Carrizo non è da Inter”.

WOLFSBURG-INTER 3-1. Marcatori: Palacio al 6′, Naldo al 28′, De Bruyne al 18′ e al 31′ del secondo tempo. INTER (4-3-3): Carrizo – D’Ambrosio, Ranocchia, Juan Jesus, Santon (dal 37′ s.t. Kuzmanovic) – Guarin-Medel-Hernanes (dal 13′ s.t. Vidic) , Shaqiri (dal 37′ s.t. Kovacic), Icardi, Palacio.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    John Wick 4

    Uno dei pochi film recenti guardabili attualmente su Amazon Prime Video è John Wick 4, che però è inguardabile. Non è una battuta, è che rivendone le prime scene ci siamo annoiati come qualche mese fa al cinema e così abbiamo rinunciato a sprecare altre tre ore di vita. Diciamo questo dopo avere apprezzato tanto […]

  • preview

    Italia, chitarre e Battisti: il racconto di Alberto Radius

    Oggi è scomparso Alberto Radius. grande chitarrista e personaggio fondamentale della musica italiana. Dalla sua militanza nella Formula 3 alle collaborazioni con Lucio Battisti e Franco Battiato fino a i suoi dischi da solista e alle sue produzioni, Radius ha contribuito a fare la storia della musica italiana. Ripubblichiamo un’intervista che ci aveva rilasciato nel […]

  • preview

    Vlahovic-Chiesa, Napier e Sei nazioni

    Le scommesse sulla Juventus sono condizionate dal fatto che nessuno sa esattamente per cosa la Juventus stia giocando, ma la Coppa Italia dovrebbe sfuggire a questo schema e quindi stasera alle 21 allo Stadium Juventus-Lazio dovrebbe essere partita vera, con le quasi le migliori versioni possibili delle due squadre in questo momento. Vedremo insieme Vlahovic […]

  • preview

    Bitcoin, comprare o vendere?

    Il Bitcoin vale in questo momento 29.676 dollari e c’è chi ipotizza che la sua discesa possa arrivare a quota 25.000 o anche più in basso. Di sicuro negli ultimi 6 mesi la criptovaluta più famosa ha perso il 50,63% del suo valore e nell’ultimo anno il 36,11%. Numeri che fanno notizia, ma comunque coerenti […]

  • preview

    Mauro Bellugi a Wembley

    Mauro Bellugi è tornato su tutti i media italiani, non per le sue gesta sul campo o per i suoi interventi da opinionista, ma per un motivo terribile: l’amputazione di entrambe le gambe a causa di una malattia del sangue ereditaria, che con il Covid si è complicata in maniera irreversibile. L’ex difensore dell’Inter, del […]

  • preview

    Napoli sleale, il senso del 3-0 per la Juventus

    La Corte d’Appello Federale ha distrutto il ricorso del Napoli, affibbiandogli nella sostanza un marchio di slealtà e confermando il 3-0 a tavolino per la Juventus per la partita a cui il Napoli non si presentò lo scorso 4 ottobre, avendo ‘soltanto’ due giocatori positivi al Covid e seguendo un’indicazione della propria ASL, arrivata dopo […]

  • preview

    Maradona ad Acerra

    Diego Maradona compie 60 anni ed alla seconda ora di storytelling dilagante su web, giornali e televisioni, in cui non si capisce più chi abbia copiato da chi, è ormai chiaro che tutto sia già stato detto. Visto che siamo sul ripasso, pensiamo che un modo divertente per onorare Maradona sia rivedere per la centesima […]

  • preview

    Sarri alla Fiorentina

    Maurizio Sarri alla Fiorentina o alla Roma: persone che lo conoscono sostengono che il suo sogno sarebbe un altro, in ogni caso è sicuro che il sogno della Juventus sia quello di liberarsi il prima possibile di un contratto che scade nel 2022 e che al lordo farà uscire dalle casse societarie circa 18 milioni […]

  • preview

    Divieto di calcetto

    Possiamo vivere senza il calcetto? Il nuovo dpcm del governo Conte fra le altre misure per il contenimento della diffusione del Covid vieta lo sport amatoriale di contatto, in sostanza le partite di calcetto e di pallacanestro fra amici. Mentre quello dilettantistico, ma organizzato, rimane possibile anche se nessuno in questo momento può dire fino […]

  • preview

    L’urlo di Tardelli

    L’urlo di Marco Tardelli dopo il secondo gol alla Germania Ovest nella finale del Mondiale 1982 è l’immagine simbolo degli anni Ottanta italiani ed il primo ad esserne consapevole è lui, del quale oggi abbiamo letto una interessante intervista sul Corriere della Sera. Nessun problema nel sintetizzare una carriera comunque piena di vittorie in quei […]